Truffa ai danni del servizio sanitario pubblico finti morti, anziani con patologie inesistenti e tutto quello che ormai alle cronache quotidiane fa parlare in ogni settore in cui si "guarda" di truffe, truffati, evasione fiscale, tangenti. Un paese il nostro tra i più corrotti al mondo e primo in Europa proprio per il livello di corruzione.
A Palermo, In manette sono finiti i titolari di tre farmacie e di una una parafarmacia, il funzionario di un ospedale e un intermediario. Sono accusati di truffa in concorso e di avere falsificato una sfilza di pratiche accedendo in maniera illecita al sistema informatico dell'Asp di Palermo. Il tutto, ovviamente per intascare illecitamente per incassare i rimborsi pubblici. Una truffa che dai primi accertamenti ammonterebbe a 200 mila euro.
Si tratta di Giuseppe Pepe, 55 anni, socio accomandatario della farmacia Trossarelli di via Francesco Paolo Perez, nella zona della Stazione centrale; Gaetano Sirchia, 66 anni, titolare della farmacia Del Vespro di corso Tukory; Diego Genovese, 74 anni, proprietario anche lui di una farmacia sempre in corso Tukory; Andrea Lo Iacono, 38 anni, titolare di una parafarmacia con sede in via Carlo Pisacane; Pietro Li Sacchi, 41 anni, funzionario dell'ufficio H del Dipartimento di riabilitazione con sede all'interno dell'ospedale Guadagna; Giuseppe Vallino di 44 anni.
Tutti finiti in carcere perchè il giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello ha ravvisato il rischio di inquinamento delle prove.
Crediamo inutile descrivere la tragica routine della truffa, si accede al sistema informatico del ASP poi si falsificano i dati e con una rete di compiacenti farmacisti e funzionari si fa quello che si vuole.
Il dato vero è quello che, mentre il Presidente della Regione Rosario Crocetta, per risanare le casse disastrate della regione, ogni giorno annunzia taglia alla sanità. Tagli che vogliono dire meno servizi per i cittadini. Ma nulla si fa contro gli sprechi e i giri milionari di truffe che si scoprono continuamente proprio nell'ambito sanitario pubblico. Si continua a curare la peste con l'aspirina... tanto per restare in tema. Ma una vera legge anti corruzione e anti evasione fiscale ancora non c'è. E pure non dovrebbe essere così difficile da capire che proprio dalla corruzione e dall'evasione fiscale proviene buona parte, se non tutto, il buco nelle casse pubbliche. Su questo tema ci vuole il pugno di ferro, pene pesantissime, procedure per recuperare le somme sottratte a tutti noi cittadini con le truffe, immediate ed efficaci. Ma nulla di tutto ciò viene fatto... qualcuno dice che non si può vivere in uno stato di polizia fiscale... bhe meglio vivere in uno Stato di truffatori, corrotti e frodi?