News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress

Due giorni al blocco della Sicilia

Promette di essere una protesta clamorosa, di quelle che si ricorderanno nel tempo. Sarà quella organizzata da "Forza d'Urto", che inizierà lunedì 16 gennaio e coinvolgerà l'intera Sicilia. Agricoltori, allevatori, pastori, coltivatori, autotrasportatori, commercianti, pescatori, studenti e comuni cittadini scenderenno in strada e, simbolicamente o meno, occuperanno il territorio. "Siamo stanchi, chiediamo a tutti di scendere in strada - esordisce Mariano Ferro da Avola, forse il promotore principale dell'evento -  Ci muoveremo in tutti i capoluoghi, occuperemo porti, aeroporti, snodi autostradali, raffinerie, banche e sedi dell'agenzia delle entrate. A chi ci chiede cosa vogliamo, rispondiamo: "niente".

Vogliamo solo riscrivere la storia della Sicilia e dell'Italia. Vogliamo che vadano tutti a casa, siamo stanchi di false promesse da campagna elettorale". Ha le idee chiare Mariano Ferro e ha ben chiaro anche il piano d'azione. Si annunciano giorni di "passione" per l'isola. Ai cittadini palermitani consigliamo di lasciare la automobili in casa, anche se ugualmente sarà difficile spostarsi con i mezzi pubblici.

Difficile prevedere un indice di partecipazione, in considerazione anche del fatto che l'evento durerà cinque giorni di fila. I presidi o picchetti o occupazioni simboliche vedranno lo schieramento dei tir e dei trattori, quindi, traffico in tilt e paralisi totale. Dal caro carburanti, alla sperequazione tra i prezzi dal produttore al consumatore, alla manovra economica, tante le concause che hanno spinto gli organizzatori a girare ogni angolo di Sicilia per la mobilitazione generale.