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Mafia. Smantellato il grande mandamento della Noce, 41 arresti. IL VIDEO

 Tre famiglie per un mandamento, quello della Noce, smantellato alle prime ore dell'alba.

La maxi operazione della squadra mobile di Palermo denominata Atropos, ha portato all'arresto di 41 persone, facenti parte delle famiglie della Noce, di Altarello e di Cruillas, tutti accusati di mafia, traffico di sostanze stupefacenti, possesso ed uso illegale di armi da fuoco, estorsione, interposizione fittizia (tra gli arrestati per quest'ultimo reato c'è anche un giovanissimo, Dario Giunta, che dopodomani compirà 20 anni, ndr).

 Il video dell'arresto: Quello che vedete nelle immagini, che ride fumando una sigaretta è il capo mandamento della Noce Franco Picone. Poi entrano Fabio Chiovaro capo della famiglia della Noce, Gaetano Maranzano, capo della famiglia Cruillas e ancora il capo della famiglia di Altarello Vincenzo Tumminia e di seguito tutti gli altri 37 arrestati.

L'indagine coordinata dal pm Antonio Ingroia e "dagli altri colleghi che si stanno occupando del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia" è durata due lunghi anni, ed è stata portata avanti grazie all'ausilio delle intercettazioni che Ingroia ha ribadito essere strumento fondamentale d'indagine. Ingroia, ricordando che lascerà Palermo tra una decina di giorni, ha puntato il dito contro mancata introduzione nel nostro ordinamento del reato di autoriciclaggio ( ovvero "l'utilizzo da parte di un soggetto di denaro o altre utilità derivanti da un reato presupposto da egli stesso commesso") e dunque la mancata sanzione.

Dalle indagini sono emersi i nuovi assetti che si stavano cercando di impostare all'interno del mandamento, i cui vertici erano dunque due, Franco Picone , reggente durante l'arresto di Chiovaro dall'ottobre 2010 al maggio 2011 e lo stesso Chiovaro considerato dagli inquirenti più "operativo-esecutivo".

Una conversazione intercettata tra Antonino Bonura e e Domenico Guddo evidenzia la "spartizione" del territorio all'interno dellostesso mandamento, tra le famiglie: la famiglia mafiosa Cruillas- Malaspina guidata da Maranzano con la collaborazione di Domenico Spica, controllava la porzione di territorio adiacente alla stazione Ferrovisaria Notarbartolo, con particolare riferimento a zone ben precise come ad esempio il tratto tra viale lazio a monte di via Sciuti, fino a villa Trabia, e il limite d'area era individuato in via Dante.

Tutti comunque controllavano tutto, spartendosi il territorio: traffico di sostanze stupefacenti, possesso ed uso illegale di armi da fuoco, estorsione sono le accuse a vario titolo. Tra le vittime del racket c'era anche casa di produzione Magnolia, della fiction ''Il segreto dell'acqua'' nella lista delle vittime del racket dei boss del quartiere Noce di Palermo, ma anche un'attività commerciale molto nota in città "Ninu' 'u ballerino", specializzata nel cibo di strada e situata a due passi dal palazzo di giustizia.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori i fratelli Castagna, titolari di un'agenzia di service e nell'elenco delle persone finite in manette stanotte, avrebbero imposto alla casa di produzione Magnolia le proprie prestazioni professionali, ricorrendo a minacce, furti e danneggiamenti.

"L'estorsione - hanno spiegato gli investigatori nel corso della conferenza stampa - si è conclusa in parte perchè i responsabili della casa di produzione da un lato hanno denunciato il fatto agli investigatori, dall'altro nel tentativo di ridurre al minimo le conseguenze hanno assunto con compiti minori le persone indicate dai fratelli Castagna". Non ha invece denunciato il titolare dell'attività "Ninu u' ballerino", che sarà sentito nelle prossime ore. Nel mirino delle cosche anche un noto bar nella zona di via Campolo, che ha denunciato le richieste ricevute, e la ditta che si occupava dei lavori di costruzione di una scuola nel quartiere Noce.

Per il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, a Palermo per un incontro con i ragazzi coinvolti nel progetto educativo antimafia del Centro Pio La Torre, si tratta di: "Una bellissima operazione. Sono molto felice – ha aggiunto - di essere qua in questo momento, ho potuto esprimere al questore tutta la mia ammirazione. E' veramente un momento molto importante e significativo. Sono molto soddisfatta''. "Certo – ha spiegato - emerge che il problema delle estorsioni c'è, esiste, ma che comunque lo Stato reagisce. Quindi, direi che è importante che emerga soprattutto la capacità di risposta che hanno saputo dare le forze dell'ordine. I problemi ci sono, ma è importante saperli affrontare e risolvere".

IL VIDEO DELLA RETATA: