Si è costituito Carmelo Bartolone, 56enne pluripregiudicato per associazione per delinquere di stampo mafioso. Ha avvertito un malore e si è recato presso l'Ospedale Civico di Palermo. Giunto sul posto, ha dichiarato ai poliziotti presenti la sua identità e di essere latitante da diversi mesi.
Gli agenti in servizio presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno immediatamente dato il via agli accertamenti alla Banca Dati Interforze.
L'uomo dopo essere stato curato dai sanitari, è stato dimesso e accompagnato presso gli Uffici della Questura per gli ulteriori accertamenti di rito, poi è stato condotto presso il carcere Ucciardone.
Bartolone era già stato tratto in arresto nel 2005, nell'ambito dell'operazione denominata "Grande Mandamento", ma tornato in libertà era sfuggito alla cattura nell' operazione dei carabinieri "Argo" dello scorso 8 Maggio. (Nella foto archivio, operazione Argo)
Nel provvedimento cautelare dell 'operazione Grande Mandamento si evidenziava lo spessore di Bartolone: "...omissis...BARTOLONE Carmelo risponde nel presente procedimento del reato di cui all'art. 416 bis c.p., quale componente della famiglia mafiosa di Bagheria, legato da peculiari vincoli personali e fiduciari con la famiglia EUCALIPTUS - in particolare con EUCALIPTUS Nicolò e con MORREALE Onofrio - ed impegnato attivamente sia nel circuito di trasmissione dei biglietti da e per il latitante PROVENZANO Bernardo, sia come prestanome nella titolarità dell'impresa SICULA MARMI, facente parte del patrimonio occulto del capomafia EUCALIPTUS Nicolò".
Il suo ruolo era di fiducia, ovvero sostenere economicamente la famiglia di Zarcone e quella di alcuni soldati, durante la loro detenzione, contribuire al finanziamento della cassa della famiglia, con parte degli illeciti profitti derivanti soprattutto dalle attività estorsive.
Nel 2012 Bartolone si rende latitante, certo che avrebbe trovato appoggio e che lo avrebbero nascosto. E pare che il motivo della sua fuga fosse da legare a i contrasti col boss di Bagheria Giacinto (Gino) Di Salvo, contrasti talmente forti da dover temere per la sua incolumità. Bartolone infatti non avrebbe versato alla cassa, i proventi di alcune delle attività criminali.
Forse i suoi sodali lo hanno tradito, quelli che lo hanno tenuto nascosto fin ora lo hanno tradito. Un "uccellino" ha parlato e quindi Bartolone ha deciso di costituirsi.
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