Beni per tre milioni di euro, tra cui attività commerciali, terreni, fabbricati, magazzini e disponibilità finanziarie, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di tre distinti provvedimenti emessi dalla locale Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale a carico di tre persone.
Un primo sequestro ha riguardato un sessantatreenne originario di Altofonte (Palermo), già condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Palermo nel 1997 e sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale nel 2004, poi arrestato nel 2010 con l'accusa di intestazione fittizia di beni - per essere stato il gestore ''di fatto'' di molte imprese di costruzioni gestite attraverso imprenditori compiacenti - e ancora ad aprile 2013 per associazione mafiosa, perchè ritenuto elemento di spicco della famiglia mafiosa di Altofonte.
Tra i beni in sequestro vi sono 13 unità immobiliari (terreni, fabbricati e magazzini) in Altofonte, due autoveicoli e disponibilità finanziarie (conti correnti, depositi a risparmio e polizze assicurative), per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro.
Il secondo sequestro è stato eseguito nei confronti di altro sessantatreenne palermitano, arrestato nel luglio del 2012 e successivamente rinviato a giudizio per associazione mafiosa, in quanto ritenuto appartenente alla cosca di Ventimiglia di Sicilia, per conto della quale organizzava atti intimidatori per finalità estorsive.
A suo carico sono stati posti in sequestro un'autofficina a Trabia (Palermo) e un libretto di deposito, per un valore complessivo di circa 105.000 euro.
Il terzo sequestro è stato eseguito nei confronti di un imprenditore sessantunenne di Palermo, ritenuto esponente di spicco della famiglia mafiosa dell'Acquasanta - Arenella, arrestato ad aprile 2012 e a gennaio 2013 per estorsione aggravata per avere taglieggiato commercianti palermitani.
Nei suoi confronti sono state sequestrate due società con sede a Palermo e Carini (Palermo), operanti nel settore della distribuzione di prodotti per la casa, ritenute nella sua diretta e piena disponibilità, ancorchè formalmente intestate a terze persone, per un valore complessivo di circa 350.00 euro.