Palermo. Beni per un totale di 13 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia in due diverse operazioni tra Agrigento e Trapani.
Il patrimonio più ingente, del valore stimato di 10 milioni di euro, è stato sottratto a Giuseppe Montalbano, 44 anni, di Alcamo (Trapani), imprenditore edile ritenuto vicino a Cosa nostra.
Montalbano era stato coinvolto in un'operazione antimafia alle fine degli anni '90 assieme ad altre 43 persone e accusato di aver favorito la latitanza di vari boss e di aver partecipato a un attentato contro un sottufficiale della Guardia di finanza.
Il sequestro ha riguardato tre aziende, 8 appezzamenti di terreno, 38 fabbricati, 7 tra autoveicoli e mezzi edili, 7 quote societarie, 10 deposti bancari, 3 polizze assicurative.
Ammonta invece a 3 milioni il valore dei beni sequestrati a Gioacchino Francesco Cottitto, 46 anni, imprenditore dell'agroalimentare di Palma di Montechiaro (Agrigento).
Cottitto è stato arrestato nel 2010, con l'accusa di essere un prestanome della mafia e poi condannato a 3 anni di reclusione per intestazione fittizia di beni.
Gli sono stati sequestrati 28 immobili tra terreni e fabbricati, due ditte individuali e tre società di cui era partecipe anche sua moglie, numerosi conti correnti e rapporti bancari.
Con lo stesso provvedimento, il Tribunale ha disposto la sospensione dell'efficacia di due finanziamenti relativi ad interventi fondiari erogati dall'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo), a favore di Cottitto e della moglie.