Le dimissioni del Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, annunciate e ribadite più volte per fine luglio sembrano, via via che lo scontro politico si accende nella calda estate siciliana, sempre meno certe, o meglio come dichiarato dallo stesso interessato affidate a Dio, “si andrà avanti finchè Dio vorrà” Certo è che nessuno si aspettava un alleato così in alto...
Questa si che è una “rivoluzione” politica, non più un governo legittimato dal popolo e dai propri risultati, ne tanto meno dalla deriva di “inciampi” giudiziari, ma quasi “faraonico” voluto e tenuto in piedi da una volontà soprannaturale, divina perfino. Non sarà quindi l'incapacità di gestire una Giunta di Governo in continuo mutamento, il buon senso politico di farsi da parte per tenere fuori le Istituzioni dalla gogna mediatica legata alle indagini processuali in corso sul Governatore, i miliardi di euro non spesi della Comunità Europea, ne l'impossibilità di una “quadra” di alleanze politiche che diano una robusta stabilità parlamentare all'azione di Governo. Niente di tutto ciò, sarà l'Onnipotente a decidere le sorti della nostra regione.
Pur cogliendo l'ironia delle dichiarazioni fatte da Raffaele Lombardo sul proprio blog, resta il legittimo dubbio che le paventate dimissioni potrebbero non esserci, almeno per fine luglio.
Come andrà a Finire? Secondo noi Lombardo, che di tempistica politica se ne intende, si dimetterà il più tardi possibile, elemento temporale legato anche alla lentezza dell'apparato burocratico giudiziario, riuscirà a tirarla per le lunghe a tal punto da arrivare a scadenza naturale di mandato o quasi (primavera 2013). Se nel frattempo si arriverà a una data certa per le elezioni nazionali, con la giusta scusa di non sopportare due volte le ingenti spese di due tornate elettorali, si potrebbe votare congiuntamente per le politiche e le regionali. Come si dice “siamo nelle mani del Signore”.