Raffaele Lombardo inizia a togliersi i sassolini dalle scarpe. Dal suo blog infatti replica a chi, come l'ex presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello, aveva definito il suo governo come il peggiore della storia siciliana. "Per lui sarebbe stato il miglior governo quello che avrebbe autorizzato mille impianti per l'energia eolica, o che avrebbe permesso la realizzazione di quattro termovalorizzatori – scrive il presidente della Regione riferendosi a Lo Bello -, oppure il banchetto su qualche partecipata regionale, o che avrebbe assunto migliaia di persone nelle partecipate o nella formazione, abbandonando la sanità al suo destino. Di questi governi in passato ce ne sono stati e, confrontandoli col mio, gli sono apparsi migliori, lo capisco. Abbiamo punti di vista diversi".
Quindi Lombardo, dal canto suo, fa un consuntivo sull'operato del governo da lui guidato: "Quattro anni pieni di nefandezze? La storia si occuperà di fornire risposte. Il mio e' stato un governo autonomista che ha osato intaccare santuari del privilegio, del latrocinio, della mafia, dell'assistenzialismo e, proprio per quelle scelte, ha dovuto subire gli attacchi quotidiani dei mezzi di comunicazione e di certa politica legata al blocco di potere che abbiamo osato mettere in discussione". E della sua vicenda giudiziaria per la quale ha ottenuto il rito abbreviato con la contestazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, il leader Mpa parla di "tonnellate di fango", di una vicenda "decisiva per l'interruzione dell'esperienza autonomista e riformista".