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Lo strano regalo di Natale del Comune: la scomparsa dell'ufficio Centro Storico...

Sala-delle-Lapidi-400x215Palermo. "Una redistribuzione del potere, un provvedimento a vantaggio di pochi e a discapito della città". Così Beppe Cosentino, architetto, dal 1998 coordinatore gruppo contributi L. R. 25/93 del Centro Storico per il Comune di Palermo, giudica la delibera approvata dalla Giunta il 23 dicembre scorso.

Un provvedimento che mira alla "ridefinizione dell'assetto organizzativo della struttura comunale e delle competenze dei servizi dirigenziali".

La delibera è arrivata a notte fonda e innesca una vera rivoluzione tra gli uffici di Palazzo delle Aquile.

"La mattina del 23 dicembre – racconta a PALERMO REPORT Cosentino – abbiamo incontrato l'assessore per scambiarci gli auguri di Natale e nessuno ha parlato della delibera che, certamente, doveva essere già pronta o quasi. Da giorni c'era qualche 'rumors', le classiche voci di riorganizzazione o trasferimenti ma nulla di più. Nulla che facesse pensare allo smantellamento dell'intero ufficio".

Smantellamento sì, perché il provvedimento varato dalla Giunta prevede di "sopprimere il settore città storica, ridistribuendo, con effetto immediato le relative competenze.

Il settore opere pubbliche e manutenzioni si occuperà di "Programmazione OO.PP. e schede OO.PP. su tutti gli immobili vincolati o ricadenti nel Centro Storico. Progettazione e direzione lavori per opere ricadenti nel centro storico e inerenti a: Edilizia Pubblica e Edilizia residenziale pubblica, Verde ed Arredo Urbano, Strade e sottosuolo, Teatri, locali pubblico spettacolo e attività culturali. Gestione procedure espropriative, edilizia fortemente degradata, parere tecnico sui progetti ex LR 21185, competenze su demolizioni immobili;gestione dei sinistri stradali e/o fognari occorsi all'interno del centro storico, manutenzione ordinaria beni artistici monumentali, manutenzione straordinaria immobili vincolati o ricadenti nel centro storico. manutenzione ordinaria degli ascensori, edilizia pericolante, attività ex L.r. 25193 relativa alle oo.PP".

Il settore edilizia privata gestirà "Depenalizzazíoni. Recupero somme per interventi in danno. Contenzioso , rilascio visto di conformità ex art. 9 L.19/78 gestione e controllo del territorio, concessioni e autorizzazioni. Abusivismo".

Il settore Pianificazione territoriale e mobilità avrà invece "gestione della banca
dati inerente il Sistema Informativo Territoriale, varianti urbanistiche, attività ex L.R. 25/93 e relative applicazioni (ad eccezione di quelle riguardanti le OO.PP.), stipula convenzioni con cooperative, visto di conformità urbanistica Predisposizione di ordinanze finalizzate all'esecuzione di lavori di scavo, occupazione SS.PP., manifestazioni, posti per disabili, zone rimozione, tariffazione della sosta, corsie preferenziali, sanatorie e condono edilizio, abitabilità ed agibilità".

"Chi di noi il 24 mattina è andato a lavorare - racconta Cosentino – ha saputo che l'ufficio, di fatto, non esisteva più. Nessuna comunicazione interna, nessuna concertazione. In una notte è stato smantellato quello che per anni è stato il fiore all'occhiello dell'amministrazione".

In totale si tratta di circa 150 lavoratori, che saranno ricollocati.
"Alla delibera – spiega Cosentino – dovranno seguire le lettere di trasferimento. A oggi, non sono ancora arrivate. Quindi ognuno di noi può intuire la nuova assegnazione leggendo la delibera ma, anche in questo caso, nessuna comunicazione ufficiale".

"E' chiaro – aggiunge Cosentino – che la data del provvedimento non è casuale. L'approvazione è arrivata a notte fonda, praticamente a Natale. E' stato fatto ad hoc per passare, per quanto possibile, sotto silenzio. Da mesi si cerca di denigrare il lavoro degli uffici comunali per potere affidare consulenze a personale esterno, ma l'amministrazione si è scontrata con i limiti imposti dalla legge. Adesso questa delibera...".

Cosentino, memoria storica dell'ufficio centro storico, solleva poi alcuni dubbi.

"Intanto, con questa riorganizzazione – spiega – si perde completamente l'unitarietà degli interventi e, di conseguenza, la visione complessiva sul centro storico. E' giusto ricordare – aggiunge – che il nostro ufficio è stato istituito con legge regionale nel 1993. Può saltare tutto con una delibera?".

La legge è la 15/1993 che all'articolo 74 recita: "Interventi per il centro storico di Palermo.
Per il recupero del centro storico di Palermo è autorizzata per gli esercizi finanziari 1993, 1994 e 1995 la spesa di lire 170.000 milioni di cui lire 50.000 milioni per l'anno 1993. La gestione delle somme di cui al comma 1 e di tutte quelle che dovessero essere a questo titolo erogate anche da altri enti, spetta al Comune di Palermo previa apposita legge che, al fine di consentire gli interventi previsti dai piani urbanistici attuativi, esecutivi, disciplinerà i criteri degli aiuti ai privati e l'assegnazione delle case in abitazione. Al fine di consentire al comune di Palermo una efficace azione tecnico-amministrativa finalizzata al recupero del centro storico ed un continuo monitoraggio degli interventi, è autorizzata per l'anno 1993 la spesa di lire 500 milioni da destinare alla struttura tecnico-amministrativa esistente competente per gli interventi nel centro storico".

Tra le pieghe della delibera anche una redistribuzione del potere con la modifica delle 'alte professionalità' e le posizioni organizzative.