"Lo stipendio è troppo alto, possiamo lavorare bene per molto meno. Grazie".
Succede anche questo nella Sicilia dei paradossi. Succede che 15 ragazzi, approdati all'Assemblea regionale siciliana, puntino i piedi perchè le sedute inizino puntuali e dicano, senza troppi complimenti, che l'indennità ricevuta è troppo alta.
Succede che mentre i militari delle Fiamme Gialle passano in rassegna i bilanci dei gruppi parlamentari della scorsa legislatura, nella sala stampa di Palazzo dei Normanni il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Giancarlo Cancelleri annunci la restituzione del 70% dello stipendio.
Lo chiamano "Restitution day" ed è la prima volta che accade nella storia di Sala d'Ercole.
I 15 componenti del gruppo hanno girato, tramite un bonifico sul conto corrente dell'Ars, oltre 123mila euro. I "grillini" hanno tenuto per sè 2.500 euro mensili (a fronte di un'indennità di circa 9mila euro) più le somme ricevute come rimborso spese. E così sarà - garantiscono - stipendio dopo stipendio per tutto il corso della legislatura.
Restituite alla casse pubbliche anche le somme ricevute come indenità di carica. Ovvero, niente "bonus" per Antonio Venturino nonostante sia anche vicepresidente dell'Assemblea; niente "bonus" per i deputati che, all'interno delle commissioni, ricoprono il ruolo di segretario, presidente o vice.
Complessivamente per il mese di dicembre i 15 grillini hanno restituito123.495 euro a fronte di 175.875 euro percepiti.
"Abbiamo mentenuto la promessa - dice Cancelleri - fatta in campagna elettorale. E' immorale portare a casa qualcosa come quindicimila euro al mese in un momento in cui c'è chi guadagna 600, 800 euro al mese. Certo - aggiunge - sono convinto che qualche altro deputato potrà seguire la nostra strada, ma non denigriamo chi preferirà non farlo".
"E' una svolta epocale, ma tutto questo - aggiunge - poteva essere fatto anche prima. Non servivano i 'grillini', servivano persone di buona volontà. Noi vivevamo di stipendio e sappiamo cosa significa vivere di busta paga".
Accade così che con soddisfazione, per nulla nascosta, Giancarlo Cancelleri legga la sua busta paga. Spiegando, senza dubbio nel dettaglio, quanti soldi sono stati restituiti e quanti invece sono stati trattenuti e perchè. "Nel rimborso spese c'è anche il b&b - sottolinea - perchè non ho ancora trovato casa a Palermo. Anzi, se qualcuno mi vuole segnalare qualche casa sfitta...E c'è anche il rimborso per la benzina, ho calcolato i chilometri percorsi tra la mia casa di Caltanissetta e Palazzo dei Normanni con Google Maps".
I soldi accantonati andranno a formare un fondo gestito dall'assessorato regionale alle Attività produttive per il microcredito alle piccole imprese. E' stato previsto un apposito articolo nella legge di stabilità che l'Assemblea dovrà discutere.
I deputati del M5S hanno inoltre presentato un ddl per la riduzione dei costi della politica. Il disegno, presentato il 31 dicembre scorso, mira a sganciare l'equiparazione degli stipendi dell'Ars da quelli del Parlamento nazionale, prevedendo un tetto massimo agli emolumenti erogati ai parlamentari isolani.
"Una volta approvato - aggiunge Cancelleri - presenteremo al Consiglio di presidenza dell'Assemblea la nostra proposta che prevede retribuzioni massime di cinquemila euro lorde per ogni deputato".