Riportiamo di seguito il comunicato stampa diffuso dallo IAL Sicilia, (Istituto Addestramento Lavoratori), a seguito delle notizie false apparse sulla stampa rispetto all'uso illegittimo della cassa integrazione.
IL DOCUMENTO "Ancora una volta, l'ennesima, vengono diffuse notizie false che riguardano il nostro ente. Per ultimo è il caso dei soldi della cassa integrazione che noi avremmo, per usare un eufemismo, utilizzato impropriamente. Come sanno bene i dirigenti e l'assessore alla formazione la cassa integrazione e frutto di accordi tra le parti che viene autorizzata, quindi è facilmente dimostrabile che non basta gridare al lupo per avere ragione.
Se e quando la magistratura ci convocherà per contestarci qualcosa produrremo in quella sede tutti i documenti che dimostrano la falsità delle accuse a noi rivolte. Non abbiamo mai ricevuto contestazioni formali da parte di chicchessia sul tema della cassa integrazione. La correttezza amministrativa e la prudenza dovrebbe spingere il direttore generale dell'assessorato alla Formazione a spiegare al suo assessore che una cosa è la propaganda, di cui noi non ci occupiamo, e altra cosa è la contestazione di fatti gravi ma non dimostrabili e/o dimostrati.
E' questa la ragione principale per cui abbiamo deciso di attivare un procedimento di diffida e messa in mora del dirigente della formazione professionale (Anna Rosa Corsello è stata esortata a revocare il DDG 3831 del 4.9.2013, ripristinando la condizioni previste dal DDG 2999 del 5.7.2013, LEGGI QUI LA DIFFIDA ndr). Ed è la ragione per cui abbiamo attivato una rubrica fissa sul sito dello IAL Sicilia (www.ialsicilia.it) che offre ai dipendenti dell'ente e all'opinione pubblica tutti i documenti che spiegano e motivano la fondatezza delle nostre ragioni".