<< Straripa orrenda la sventura. Sulla mia città, si è stretta la morsa degli dei. Non so dove girare gli occhi, figlia: sono troppi i mali che mi circondano.>>

Lo dice Euripide per bocca di Ecuba venticinque secoli fa, eppure sembra così attuale e così locale!
Già! Come non ritrovarsi nell'odierna e decadente Palermo alle porte dei fantasmi di un passato glorioso scritto da re, principi ed il più importante Imperatore d'Europa, quel Federico II Hoenstaufen.
Stupor mundi lo chiamavano perché di luce irradiava il suo fare mentre la città si colorava di gioielli architettonici costruiti per dimostrare il primato dell'intelletto sull'abiura politica.

Disoccupazione e microcriminalità in aumento perenne, occupazioni abusive di edifici, crolli improvvisi del tessuto monumentale e assenza di pianificazione a tutte le scale, allagamenti e continue emergenze rifiuti, può davvero essere questa la sorte di Panormus?

Ma come siamo passati dall'esser terra di primati culturali a terra di depressione sociale?
Perché la Palermo che stupì Goethe e Viollet le Duc, Wagner e Van Dick, fu capace di rapire Caravaggio e di ispirare le tele più preziose di Guttuso, non riesce ad uscire dalla melma in cui langue da decenni di assenza di governance?
Ma la vera domanda forse è davvero un'altra ed è quella che nel profondo dei nostri pensieri, ci poniamo tutti quanti quando davanti la spazzatura per le strade, i marciapiedi sporchi, l'acqua piovana nei sottopassi, interi edifici crollati.
A chi conviene che questa decadenza continui ad imperare?
Cessato finalmente l'alibi che il freno fosse la "mafia" in realtà a servizio della politica Dc di Lima, Ciancimino e compari vari, possiamo noi ancora non chiedere conto a questa ricca classe politica di un lavoro, il loro, quantomeno mal fatto?
Io credo di no!
No perché se è vero che al singolo cittadino spetti il compito di un primato civico che travalica l'impegno e l'acume intellettuale, al politico spetta il primato della governance della polis e per il bene comune!
Laddove egli non riesca a mantenere l'impegno preso, con esso fallisce la comunità intera che lo ha eletto proprio per il bene comune.
Servono allora volti nuovi?
A questo punto, credo che servano solo persone capaci, serie, virtuose ma serve che la polis intera lo voglia davvero, serve che la nostra individuale soglia di sdegno ricominci ad aver brama di bellezza urbana, che dalla crisi attuale si capisca possa uscirsene soltanto generando lavoro locale con nuove infrastrutture che riempiano di cantieri la città.
Non c'è più tempo Sindaco Orlando!
Si faccia portatore di un messaggio di speranza, faccia tacere Ecuba, perché senza lavoro, Palermo morirà decadente così come i suoi mercati storici, ormai l'ombra di un passato da cui non sembrate esser capaci di trarre ispirazione alcuna, ma lei,
lei verrà ricordato per questi ultimi suoi anni di governance,
e non credo che sia utile che aggiunga altro!