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Agenzia di Stampa Italpress

L'inutile “Pozione” di sfiducia

L'inutile “Pozione” di sfiducia. Questa volta, non è un refuso, ci sembra il caso di parlare di Pozione e non di Mozione di sfiducia.

La politica regionale sembra infatti molto più vicina a un periodo di alchimia piuttosto che di strategia e coerenza intellettuale. Ieri si è consumato un ennesimo atto “alchemico” relativo alla presentazione da parte del PD e dell' Udc, potrebbe essere il caso di dire quella strana coppia, della mozione di sfiducia al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Fattispecie a cui si è arrivati non senza imbarazzi da parte degli stessi proponenti. La prima a uscire fuori dal coro è proprio Giulia Adamo capogruppo all'Ars dell'UdC che parla di rispetto alle istituzioni, facendo trapelare dalle sue parole l'inutilità pratica dell'azione di sfiducia. È infatti già noto che lo stesso Lombardo ha già annunziato le proprie dimissioni che se avverranno alla data stabilita del 28 luglio, produrranno gli effetti correlati prima che la burocrazia di palazzo porti in aula la discussione sulla sfiducia. Una “pozione di sfiducia” che non servirà praticamente a nulla, come del resto, per gli scettici, non porta a nulla qualsiasi pozione alchemica.

Gli apprendisti stregoni della politica siciliana dimostrano di essere druidi ancora in erba ma sopratutto dimostrano di pensare che i “sudditi siculi” siano tutti sotto l'effetto di uno strano incantesimo che li priva di qualsiasi facoltà di giudizio e valutazione. Vedremo se alle prossime elezioni, i siciliani, daranno prova di essere sotto effetto alchemico o riusciranno a dare prova di lucidità di giudizio e di espressione di voto.