Presentate le linee guida e di intervento sullo sviluppo socio economico della sicilia. La commissione dei diciotto accademici ed economisti presieduta da Giovanni Puglisi e voluta dal governo Lombardo, ha dettato gli interventi e le azioni principali su cui bisogna operare per uscire dall'impasse e dall'immobilismo che ormai da tempo stagna nell'isola. La commissione ha stilato una scaletta degli ostacoli principali che osteggiano l'economia e lo sviluppo e le relative misure per aggirarli e rimuoverli. Primo fra tutti, il fantasma della disoccupazione che si aggira costantemente intorno ad una media del 7% oltre quella nazionale. Il report stilato dalla commissione rivela dati davvero disarmanti anche su produzione industriale ed export. La sicilia è purtroppo in coda rispetto alle altre regioni. La percentuale di sopravvivenza delle imprese è veramente molto bassa. Pertanto, quello che si chiede per modificare questa situazione stagnante è di cambiare il codice operativo globale dell'impresa siciliana. Le imprese dovrebbero essere più "impavide" e coerenti con il loro principio, ovvero l'assunzione del rischio mentre, gli amministratori della cosa pubblica dovrebbero rendere le amministrazioni più efficienti e concorrenziali per competere con il mercato globale. Altro punto dolente riguarda le infrastrutture dove purtroppo la Sicilia è pochissimo o affatto in linea con i parametri nazionali. Infatti gli assi viari e dei trasporti, incluso autostrade, aereoporti, ferrovie etc...sono carenti e obsoleti.
La commissione Puglisi ha individuato tre azioni chiave per la crescita e lo sviluppo. Da queste si dispiegano una serie di interventi e strategie che si diramano in tutti i settori. Dalla Pubblica amministrazione all'imprenditoria; dall'Università alla ricerca, dalla legalità alla sicurezza. Tre però i comuni denominatori per spingere l'isola a riemergere: Attrazione degli investimenti, sviluppo dei distretti produttivi, e patrimonializzazione delle imprese. "Le azioni e gli interventi individuati - ha detto Puglisi - costituiscono una piattaforma su cui non soltanto istituzioni, ma anche altri attori sociali e cittadini possono confrontarsi".