''L'Idv non è finito. è morto. Come tutti i partiti''. Lo dice in un'intervista alla 'Stampa', il sindaco di di Palermo, Leoluca Orlando, spiegando che ''la soluzione per l'Idv non è accucciarsi in un recinto ai piedi del Pd o di Grillo, fare un congressino che porti a un partituccio pieno di funzionarietti...''.
''L'Idv è avvantaggiato -prosegue Orlando- perchè è il partito più schizzato, e risente del leaderismo. Se fa un salto di qualità e diventa un lievito, la cosa mi interessa''. ''Non mi interessa il futuro di Di Pietro -precisa- ma cosa può nascere dalla situazione in cui siamo. E pensando a quel 53 per cento di siciliani che non ha votato, quel che bisogna fare è chiaro. Serve un movimento di democrazia costituzionale che prenda ad esempio le città'''.
''Non il famoso partito dei sindaci -conclude Orlando- che è una semplificazione ridicola. Ma a livello nazionale bisogna fare tre cose: dare risposte ai bisogni dei cittadini; gli eletti siano persone con nome e cognome, non nominati; utilizzare la rete per comunicare con i cittadini e scegliere i candidati''.