Legambiente parla per mezzo del suo presidente siciliano Mimmo Fontana e lo fa in modo chiaro ed inequivocabile: "Bisogna sbrigarsi affinché l'impegno delle forze messe in campo, per spegnere l'incendio a Bellolampo, sia risolutivo. I focolai, infatti, non fanno altro che alimentare la nube, con i suoi effluvi inquinanti per tutta la zona. Bisogna evitare - continua Fontana - che la diossina entri nel ciclo alimentare. Inoltre è da verificare la contaminazione di tutte le produzioni alimentari del comprensorio, potenzialmente interessate, ed evitare che legalmente, e soprattutto illegalmente, i prodotti a rischio diossina arrivino sulle nostre tavole."
"Chiediamo che venga verificato se vi siano eventuali responsabilità in merito al ritardo dell'intervento di spegnimento che ha creato l'attuale situazione - conclude Fontana - e ci auguriamo, inoltre, che l'intervento di spegnimento sia il più rapido possibile per evitare che, all'inquinamento dell'aria, si aggiunga un'altra emergenza ambientale causata dal mancato smaltimento dei rifiuti".
Intanto la Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di incendio doloso.