E' iniziata ufficialmente la sedicesima legislatura dell'Assemblea regionale siciliana. I deputati hanno fatto il loro ingresso, tra veterani che ormai del Palazzo conoscono ogni segreto e debuttanti visibilmente impacciati.
A presiedere la seduta Giovanni Greco, vera star della mattinata grazie anche a qualche gaffe di troppo causata dall'emozione. Su twitter è già protagonista con il suo "Cancellieri" invece di "Cancelleri", e il suo "entra in aulo" piuttosto che "entri in aula".
Una volta esaurite le formalità, i 90 nuovi inquilini si confrontano con il primo compito: l'elezione del successore di Francesco Cascio.
L'indicazione è quella di eleggere Giovanni Ardizzone (Udc). Se Cascio (Pdl) e Cordaro (CP) si dicono certi che sul centrista ci sarà l'accordo, non la pensano così i "grillini" che annunciano battaglia. La prima votazione si è conclusa con un nulla di fatto. Non è stato raggiunto il quorum dei due/terzi, vale a dire 60 voti su 90. Le schede bianche sono state 24 mentre i grillini hanno, come promesso, votato per Venturino.
Tutto rinviato, quindi alla seconda votazione. Questa volta per essere eletto basterà avere la metà più uno dei voti.
Alla ripresa dei lavori è ancora Greco protagonista.
Prende la parola per ricordare "ai colleghi onorevoli che si vota con il segno 'per' sulla scheda".
E quando Turano lo contraddice non esita a replicare, dando vita a un siparietto degno di nota. "Se non vuole avere l'incidente con me - ribatte Greco - faccia come le ho detto. E poi no, non la faccio parlare!".
Rientrato l'"incidente diplomatico" si procede con la seconda votazione.