I tradimenti sono sempre, purtroppo, esistiti. Ma hanno preso altre forme, quelle virtuali. In un mondo di precarietà anche i rapporti lo sono diventati e il web, i social network, hanno agevolato questo processo.
A Palermo nove cause di separazione o divorzio su dieci derivano da scappatelle "virtuali" o da scoperte di tradimenti effettuate proprio grazie ai social network, messaggi e chat di Facebook in particolare. E' un dato che fa riflettere quello che è emerso nel corso dell'assemblea dell'Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e i minori), che ha riunito nel capoluogo i propri delegati.
"Per la mia esperienza, ormai il 99% delle separazioni e dei divorzi arriva perché' il marito o la moglie, il compagno o la compagna, scoprono che il proprio partner chatta, ha una relazione virtuale, o ne scoprono una reale tramite internet – ha raccontato all'Italpress l'avvocato Antonella Arcoleo - Ormai esiste un mondo virtuale che cammina parallelamente a quello reale, Con Facebook è tutto stampabile, spesso si presentano allo studio donne con malloppi alti così di chat e messaggi. E questo ovviamente - prosegue – fa prova in Tribunale". A volte però le separazioni non vengono accettate, specie quando ci sono di mezzo i figli; iniziano pedinamenti, messaggi, telefonate continue"