Amministrazioni in affanno, con bilanci schiacciati tra l'esiguità delle entrate e una "massa indescrivibile" di debiti fuori bilancio. Una fotografia tutt'altro che positiva quella tracciata dal procuratore regionale della sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Sicilia, Guido Carlino,durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti.
Secondo il procuratore "Preoccupa il contesto gestionale in cui operano numerosi enti locali dell'Isola caratterizzato, pur in presenza di esigue risorse finanziarie, da vistosi squilibri nei conti, determinati da un'enorme massa di debiti fuori bilancio, sintomatici non solo dell'incapacità di una corretta programmazione della spesa, ma anche di inadeguata capacità di gestione dei servizi di competenza".
Gli Enti sono "tormentati da una massa indescrivibile di debiti fuori bilancio con situazioni di indebitamento anche non consentito", un quadro aggravato dall'incapacità di molti enti locali di non "saper riscuotere le entrate patrimoniali e tributarie".
In calo, invece, il ricorso alle consulenze esterne. "Vi sono sicuramente - sottolinea però Carlino - situazioni su cui stiamo lavorando e hanno dato luogo a condanne a carico di amministratori". "Il problema delle consulenze esterne - spiega - riguarda tutti gli enti pubblici, non solo la Regione. Per quanto riguarda Regione, Comuni, Enti locali ed aziende sanitarie abbiamo rilevato numerose consulenze e conferimento di incarichi esterni attribuiti in violazione dei principi della normativa vigente e di quelli fissati dalla Corte dei conti".
L'esternalizzazione è un fenomeno "particolarmente rilevante per gli effetti che produce sulla finanza pubblica e sul buon andamento della pubblica amministrazione: non è da trascurare il rischio che interessi di natura personale prevalgano sul pubblico interesse ne' va sottaciuto l'indebolimento e la mortificazione dell'apparato amministrativo in conseguenza all'inutile ricorso a risorse esterne".
In aumento, secondo i dati forniti stamani, le frodi comunitarie. "Quest'anno abbiamo avuto – spiega Carlino - un forte aumento delle frodi "comunitarie in relazione ai contributi concessi ai privati che hanno utilizzato queste contribuzioni per finalità non previste e che hanno distratto tali risorse''. La Procura regionale ha depositato 30 atti di citazione a carico di privati destinatari di contribuzioni pubbliche, richiedendo condanne per un importo di 18 milioni e 500 mila euro. ''Sicuramente è un fenomeno significativo - conclude Carlino - prevalentemente si tratta di vere e proprie truffe. Questi soggetti espongono costi inesistenti per poter avere contributi in misura maggiore rispetto al previsto. E' un fenomeno stabile negli anni, anche se sono aumentate le ipotesi di reato accertate da noi''. Da qui la richiesta di "una maggiore attenzione da parte degli organi preposti, affinchè vengano intensificati i controlli previsti dalla normativa comunitaria e nazionale per neutralizzare gli interessi delle organizzazioni criminali, sempre presenti nel settore".
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