In Sicilia a perdere le elezioni sono stati il partito della mafia e il superlatitante Matteo Messina Denaro. Questa la valutazione fatta dalla stampa tedesca dopo la vittoria di Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela sostenuto nella corsa a Palazzo d'Orleans da Pd e Udc.
Il quotidiano di Berlino Der Tagesspiegel, in uno speciale firmato da Dominik Straub, sottolinea l'arduo compito che attende il neo governatore. "Le prime dichiarazioni di Crocetta contro la mafia - scrive - sono altamente pericolose, specie se pronunciate in una regione come la Sicilia. Ma Crocetta, che da alcuni anni vive sotto scorta, lo sa fin troppo bene. In una zona dominata dal machismo e roccaforte di Cosa Nostra, l'ex sindaco di Gela ottenne già grandi successi contro la malavita, attirandosi però le ire dei mafiosi e scampando ad alcuni attentati. Ma ora, da presidente, dovrà per forza andare incontro a qualche compromesso, cosa che lui non è abituato a fare".
Solo un apprezzamento verso la storia e l'operato di Crocetta? O forse una critica agli altri partiti in corsa? O ancora un volere sottolineare che in precedenza i partiti abbiano combattuto la mafia più sulla carta che con i fatti?