News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) (ITALPRESS) – “Siamo orgogliosi di annunciare l’apertura del nostro nuovo reparto oncologia, un passo fondamentale per migliorare la qualità delle cure per i pazienti affetti da tumore. Questa nuova unità operativa rappresenta il nostro impegno costante nella lotta contro il cancro, offrendo tecnologie all’avanguardia e un team altamente specializzato”. A […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – “Oggi posso dire, con orgoglio e gratitudine che iniziamo a vedere i frutti di un grande impegno collettivo”. Il video messaggio di auguri di Natale che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha rivolto ai siciliani, è anche l’occasione per un bilancio del lavoro svolto finora. Nel suo discorso, infatti, delinea […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Il giornalista palermitano Francesco Bongarrà è stato nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana (OMRI). L’alta onorificenza, si legge in una nota, è stata conferita al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra, che a San Marino presiede l’Autorità Garante per l’Informazione oltre a essere Ambasciatore a disposizione della Repubblica […]

La replica di Armao alle accuse dell'Espresso

L'articolo pubblicato dall'Espresso è una falsa mascalzonata che reca la firma del sig lirio abbate (l'ennesima: e' almeno il quarto articolo in due anni sul settimanale). Il giornalista-diffamatore e' il pessimo padre di mio nipote col quale e' nota, per questo motivo, la grave inimicizia da un decennio. Più volte da me denunciato all'Ordine dei Giornalisti ed in sede in giudiziaria, da ultimo ha perso l'impunita': insieme alla medesima testata e' stato condannato dal Tribunale civile di Roma, Sez I (ord. 21.7.2011) per la condotta criminosa di diffamazione a mezzo stampa ed al pagamento in solido di circa 30.000 euro per l'articolo 'alfabeto criminale' nel quale ero inopinatamente indicato alla lettera A. Ho ritenuto altresì di presentare esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinché sia accertato il reato nei suoi confronti e di tutte le testate e giornalisti che ne hanno riportato il contenuto. E puntuale e' giunta la ritorsione, peraltro annunciata ai figuri con i quali si accompagna della 'antimafia professionale'. La mia attività di governo, con decisivi interventi nel settore delle prebende diffuse e dell'antimafia, evidente da fastidio. Ogni valutazione sulla serieta' di un giornalismo che, nonostante tutto ciò, affida ancora la penna spuntata a questo diffamatore, il quale con fare cialtronesco continua ad infangarmi, la rassegno alla valutazione dei cittadini e dei lettori. Sul merito delle questioni dell'ultimo articolo si tratta di affermazioni false che centinaia di persone (magistrati, avvocati, funzionari, autisti, commessi cittadini) possono confutare. L'auto di servizio (che uso poco, preferendo andare a piedi) e' ed e' stata sempre usata per finalita' connesse ad impegni istituzionali, anche quando e' con me la mia compagna dott.ssa Bartolozzi e mai utilizzata per portare in giro in città chicchessia. Sono un padre separato, con pesanti responsabilità istituzionali e mia figlia di tre anni, nei pomeriggi assegnati, con la tata mi segue per consentirmi di starle vicino e continuare, come posso, ad assolvere a impegni pubblici, incontri e riunioni .....e' una 'piccola siciliana', che ha motivato il mio impegno, contenta di starmi vicino anche così. E' parimenti noto che mi dedico integralmente all'impegno di assessore. Ho lasciato immediatamente il mio studio legale a Palermo (al tempo tra i primi nella Regione), come l'insegnamento universitario, e non svolgo la professione di avvocato in Sicilia: ne a casa, dove a meno di cancellarmi dall'ordine ho solo spostato la sede formale, ne' fuori e - come sanno tutti - non ho lavorato nel settore civile, sicché ogni connessione al lavoro della mia compagna e' diffamatorio. La circostanza che a Roma, da oltre 5 anni, il mio studio abbia cliente il gruppo Ricucci non vedo quali problemi determini, anche perché lo stesso studio legale Ripa di Meana, legale dell'Espresso, ne ha curato sino a poco tempo fa la codifesa. Sono stato per anni tra i primi contribuenti siciliani, facendo il mio dovere pagando milioni di euro di imposte (anche se appartengo ad una categoria che dichiara 50 mila euro l'anno in media) ed ho deciso, pagando di persona, di occuparmi della nostra Sicilia. Ebbene non solo le ricostruzioni di Abbate non mancheranno di essere utilizzate dai legali della zia di suo figlio, come gia' avvenuto in precedenza, nelle deduzioni processuali della mia causa di separazione...(che bel siparietto), ma proprio mentre alcune forze politiche (e sopratutto molti cittadini) ipotizzano una mia candidatura a sindaco, da me mai sollecitata ne cercata, ma soltanto non rifiutata a priori - come dovere di ogni cittadino responsabile di fronte alla tremenda situazione della Città - il diffamatore Abbate torna alla carica per conto di consorterie facilmente individuabili.....sappia che non mi lascio intimidire ne da lui ne dai suoi danti causa e che non gli darò pace sino al pronunciamento dell'ultimo giudice di questo continente. Si prepari il diffamatore a pagare ben oltre 30.000 euro (in settimana saranno pronti gli atti per le azioni in sede giudiziaria e disciplinare), ma anche coloro che propaleranno la diffamazione.