Strana questa campagna elettorale... proprio strana. Domenica i siciliani sono chiamati a scegliere il nuovo presidente della Regione e i nuovi – novanta – parlamentari e come da copione negli ultimi giorni prima delle urne i "big" arrivano in terra di Sicilia per sostenere i propri candidati. Oggi è stato il turno di Renata Polverini.

Stranezze tutte siciliane, ma in politichese si dice "agenda fitta di impegni", portano l'ex presidente della Regione Lazio in un hotel cittadino alle ore 11. Puntuale, puntualissima. L'occasione, come dice lo staff, è un incontro con Nello Musumeci (Pdl, Cantiere popolare). Peccato però che il candidato sia in tutt'altro posto, impegnato in un incontro con la stampa. E mentre dallo staff della Polverini si dice di "aspettare per le interviste che ci sia anche Musumeci", lo stesso candidato dice ad altri cronisti di non sapere "nulla di una conferenza stampa della Polverini, so solo che si trova qui a Palermo per sostenere i candidati dell'Ugl nelle liste della sua coalizione. Parteciperò al convegno in cui c'è anche lei per portare il mio saluto".

Superato il disguido "tecnico" nel noto hotel inzia l'incontro. A fare gli onori di casa Adolfo Urso.  Una volta sul podio tra un "credo in Nello Musumeci", "sostengo Nello, persona onesta" e "Nello potrà fare grandi cose", Renata Polverini non perde l'occasione per ribadire la bontà delle proprie scelte. "In due anni e mezzo di Governo e anche durante la campagna elettorale - precisa - io non ho mai accettato compromessi. Farlo significa avere coraggio. Forse proprio per non aver accettato compromessi ho pagato un prezzo, ma vado via con grande dignità, con la consapevolezza di aver fatto bene" . "Mi sono dimessa – ribadisce - non perchè responsabile di qualcosa o perchè indagata, ma per non continuare il mio impegno con un Consiglio regionale, che, seppur in piccola parte, era fatto da persone non perbene. La mia è stata una scelta di moralità ed etica della politica".

Ma sempre di campagna elettorale siciliana si parla... e Musumeci se ne ricorda.
"Faccio politica da 40 anni – dice - su di me non c'è mai stato un solo fascicolo. La mia forza è l'autonomia. Noi questa Sicilia vogliamo cambiarla con la forza della nostra storia, della nostra autonomia. Ho detto ai partiti 'lasciatemi le mani libere. Non voglio condizionamenti'. Con i partiti voglio concordare le strategie, ma non si illudano di avermi per antichi vizi".

Alal fine, foto di rito e cordialità.