La nomina all'Orchestra Sinfonica Siciliana.
Tutto sembra testimoniare il contrario, ma non mi rassegno, non voglio che sia così, anche se tutto e ogni occasione sembra testimoniare il contrario. In Sicilia non esiste solo la Mafia o l'Antimafia. L'ultima conferma contraria al mio modesto pensiero,arriva non senza polemiche, dalla nomina di Valeria Grasso alla guida dell'Orchestra Sinfonica Siciliana. Un' imprenditrice, proprietaria di una palestra, che per l'appunto denunciò nel quartiere di San Lorenzo a Palermo i propri estorsori, e che oggi, si trova nominata dal Presidente della Regione, alla guida di quella che potrebbe e dovrebbe essere un fiore all'occhiello della cultura musicale isolana. Non è così che può funzionare, che può continuare, perché non è solo questa la realtà che tiene in piedi la nostra terra. La lotta alla mafia, quella giusta ma eclatante è diventata uno status symbol. Nulla da dire, anzi, a chi denuncia, si espone e contrasta a rischio della propria vita il fenomeno mafioso deve andare tutto il nostro plauso e rispetto. Ma si continua a fare confusione su due concetti fondamentali: quello di giustizia e quello di legalità. Sono due cose differenti, la giustizia è un apparato di tutela del cittadino, con regole, codici, e leggi che fanno della società un luogo in cui i cittadini, che ne fanno parte, sono tutelati contro ogni tipo di ingiustizia. La legalità è un comportamento, è cultura del valore di convivenza, fatta da migliaia di uomini e donne che fuori dai riflettori, ogni santo giorno, vivono, operano e lavorano nel rispetto del prossimo e delle regole, tenendo duro contro un sistema che sistematicamente prova ad isolarli, a farli diventare mosche bianche. Vite fatte di professionalità, competenze, onestà, ma di cui nessuno parla, a cui nessuno dice grazie, che nessuno valorizza mai. Ma sono proprio, e anche, loro la vera anti-mafia. Alla signora Grasso, come a tanti altri, che con coraggio hanno denunciato i mafiosi che la minacciavano, va tutta la mia stima e ringraziamento, ma ciò non mi può fare accettare il fatto che questo diventi il passpartù per ricevere incarichi pubblici e nomine governative che nulla hanno di attinente con la propria storia professionale. Un imprenditrice, che gestiva proficuamente una palestra e alcune attività culturali ad essa legate e che ha anche provato a candidarsi alle ultime Europee, cosa c'entra con il gestire un'orchestra sinfonica. Non esistevano professionisti del settore, musicisti, direttori d'orchestra, che proprio per natura e competenza specifica potessero essere capaci di guidarla? O Mafia o Antimafia o il nulla? Io non ci credo, mi domando quando la politica e chi fa le nomine guarderà anche all'enorme bacino di persone che pur senza aver dovuto incappare in denunce, tutele, copertine dei giornali, e tutto quello che gravita intorno all'antimafia, rappresentano anch'esse la vera antimafia, quella fatta di quotidianità nella legalità, nel tenere dritta la barra del timone nel non cedere alle innumerevoli tentazioni di un sistema corrotto e depresso come è oggi il nostro. Eroi, quotidiani di cui nessuno parla ma sopratutto a cui nessuno guarda.