Lo spazio della Fiera occupato dai giovani artisti palermitani sta diventando l'emblema dell'inadeguatezza di alcuni assessori, allergici al confronto e insofferenti nell'affrontare i bisogni dei cittadini, spesso più attivi e creativi dei propri amministratori. Non possiamo certo giustificare l'occupazione abusiva di spazi pubblici ma il caos e la paralisi che regna da 2 anni sul mancato utilizzo dei locali dell'ex Fiera del Mediterraneo, offrono qualche robusto attenuante a chi legittimamente rivendica luoghi dove esprimere la propria creatività.
Le adesioni di tanti artisti e associazioni teatrali a sostegno degli occupanti (che stanno rispettando i luoghi e le strutture) devono far riflettere sulla decisione impopolare di cacciare i teatranti sbattendogli la porta in faccia, senza tentare una verifica su possibili spazi alternativi. Si poteva, quanto meno, attendere la scadenza del bando, indetto dal comune, per valutare sulla base di eventuali progetti presentati, la compatibilità di uno spazio teatrale o il mantenimento dello stesso che è stato occupato. Parliamoci chiaro: se dovessi scegliere tra l'attuale situazione di degrado della fiera e la possibilità di realizzare iniziative culturali, non avrei dubbi sulla seconda ipotesi.
Tutte le volte che qualcuno propone idee, soluzioni, iniziative sulla fiera invece del confronto e dell'ascolto, riceve solo silenzi e comportamenti arroganti. L'atteggiamento di qualche assessore è infatti identico a quello tenuto da più di un anno sulla mozione approvata all'unanimità dall'Ottava Circoscrizione, a firma del sottoscritto, sulla creazione della originaria villetta degli anni '50, davanti l'ingresso di p.zza Gen. Cascino. L'assessore Di Marco continua a risponde picche e, invece della villa, annuncia di voler piazzare, proprio in quello spazio, un tendone da circo senza avere spiegato bene cosa farne.
Maurizio Alesi, Consigliere VIII Circoscrizione- Gruppo Mov 139