"Tre sedute operatorie settimanali, ambulatori dedicati, urgenze H24, una lunga serie crescente d'interventi chirurgici di media-alta complessità. Questo era il volto della chirurgia della mano di Villa Sofia sino a circa un anno fa ! – racconta il consigliere comunale Francesco Mazzola del Mov 139 - Conoscenze acquisite circa 20 aa. fa e messe a frutto negli anni seguenti, nonostante le difficoltà logistiche aziendali e le sempre più stringenti linee economiche imposte da spending review e patto per la salute. Urgenze che avevano consentito a molti palermitani, e non solo, di beneficiare di adeguati trattamenti ricostruttivi, anche con l'utilizzo delle tecniche microchirurgiche.
Poi un accordo trasversale consegnò all'Ortopedia la legittimità del trattamento in urgenza: e fu l'inizio della fine – prosegue Mazzola - Nonostante la mia elezione a consigliere comunale, un gentlemen agreement mi portò a rispettare gl'impegni della chirurgia della mano, ed i risultati parlano chiaro anche ai sordi.
Ma a gennaio 2013 tutti gli sforzi ed i risultati ottenuti con dedizione e sacrifici sfumano. Con l'arrivo dei nuovi dirigenti comincia una scientifica opera di delegittimazione: alterazione delle sedute operatorie, sequestro immotivato di materiali necessari all'attività, sostituzione di personale parasanitario qualificato, spostamento irrazionale di sedi di lavoro non concordate né condivise dove neanche le barelle possono arrivare.
In un attimo – continua il consigliere del Mov 139 - viene consentito a certe frange di personale di spalare fango sui medici della divisione ed in funzione della pilotata accusa s'inviano gli stessi davanti al consiglio di disciplina; si consente all'ultima ruota del carro di far parte del collegio che deve decidere quale apparecchiatura/strumenti acquistare, si caccia il facente funzione ed al suo posto si alternano altri burattini, e per completare l'opera si nomina rocambolescamente un direttore, interpretando in malafede una deroga assessoriale che lo esclude tassativamente, funzione della stessa presenza dirigenziale, che altri non è che lo stretto amico di Crocetta.
Questo in sintesi – conclude Mazzola - con in mezzo decine di oscuri episodi, che se riguardano i medici della divisione culminano sempre con atti d'accusa e consigli di disciplina, oltre che qualche pagina di giornale, se riguardano l'enclave le accuse magicamente si disperdono nel tempo.
Per quanto riguarda poi la chirurgia della mano l'attività si arresta a fine luglio quando dall'alto viene inviata, durante una seduta operatoria, una verifica dei NAS, conclusasi solo da poco con un nulla di fatto, anzi !
Quanto sufficiente per recepire che l'unico interesse è distruggere: liste consegnate all'ortopedia, strumentario occultato o alienato, sceneggiate degne del miglior "teatro dei pupi".