Con quattordici colpi messi a segno ai danni di tir pieni di medicinali, la cosiddetta "Banda della Molara" (dall'omonimo borgo di Palermo, ndr), aveva messo in piedi un piccolo bussiness da quasi un milione di euro. Ora al processo d'appello alcune pene sono state ridotte, ma sono state tutte confermate.
L'attività criminale dei 14 malviventi cominciò nel 2006 e venne portata avanti fino al 2009, dopo che si intuì che colpire le agenzie assicurative non avrebbe fruttato tanto quanto rubare i medicinali trasportati da alcuni tir.
Una volta messo a segno il colpo i medicinali venivano rivenduti a metà prezzo rispetto al loro valore di mercato. Ieri la corte ha confermato le condanne per rapina aggravata e sequestro di persona, con 9 anni a Pietro Billetta (in primo grado aveva avuto 12 anni), 7 anni e 8 mesi Domenico Di Vita (a cui il gup aveva inflitto 11 anni e 1 mese), a 4 anni e 8 mesi Giuseppe Gullo (6 anni e 8 msi in primo grado), a 4 anni e 4 mesi Marco Messina (5 anni), a 2 anni e 8 mesi anni Giuseppe Alotta (3 anni) e a otto mesi Francesco Ciulla.
Gli "appalti" venivano decisi all'interno di alcuni bar della zona di Borgo Molara ed erano condotti con estrema ferocia e rapidità. Ci sono voluti due anni di indagini per ricostruire l'intera rete di distribuzione dei medicinali rubati ed i magazzini dove veniva conservato "il bottino" e portare alla luce un mercato clandestino pericoloso per gli stessi palermitani.