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L’indagine sui Ros. ''Operazioni antidroga sporche'' tra il ’91 e il ’97: per Ganzer e Obinu pene ridotte in appello

 

ganzerdi Marta Genova Secondo i pm di Milano, Giampaolo Ganzer , ex comandante del reparto dell'Arma e oggi in pensione, avrebbe guidato un gruppo di ufficiali e sottoufficiali che avrebbe gestito in maniera "sporca" operazioni contro il narcotraffico, ritardando arresti o allestendo "finte" raffinerie di eroina (come quella di Pescara, ndr), portando avanti attività all'apparenza volte alla contrasto della criminalità e del fenomeno del traffico di droga ma, secondo la procura, mirate soltanto ad ottenere riconoscimento e conseguenti avanzamenti di carriera.

Il processo d'appello adesso si è concluso con una riduzione delle pene inflitte in primo grado, per lui e per gli altri imputati. Ganzer era stato condannato a 14 anni di carcere, pena passata adesso a 4 anni e 11 mesi.
Al colonnello *Mauro Obinu in primo grado erano stati inflitti a 7 anni e 10 mesi; pena ridotta a 4 anni e mezzo.
Per il maresciallo Gilberto Lovato e Gianfranco Benigni, del gruppo Ros Bergamo, la condanna è a 5 anni e 9 mesi. L'interdizione dai pubblici uffici sarà invece di 5 anni. Assolti invece Vincenzo Rinaldi ed Ezio Lucato,
Per la Corte, così come i giudici del primo grado, gli imputati sono colpevoli di cessione di stupefacenti. Non è contestato il reato di associazione per delinquere.
Le motivazioni si potranno leggere tra 90 giorni.

Il *Colonnello Mauro Obinu è coinvolto in altro processo a Palermo, con l'ex generale dei Ros Mario Mori. Accusati di favoreggiamento aggravato alla mafia, per la mancata cattura di Provenzano a Mezzojuso 1995, lo scorso luglio sono stati assolti perché il fatto non costituisce reato.
La procura di Palermo ha depositato l'appello il mese scorso. Un'impugnazione di 90 pagine, firmata dal Nino Di Matteo, titolare del processo di primo grado, dall'aggiunto Vittorio Teresi e dal procuratore Francesco Messineo. Nell'appello il pm Di Matteo ha chiesto di essere applicato accanto al sostituto procuratore generale che sosterrà l'accusa in secondo grado.

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