Da oggi Amia e Amia Essemme, le due società in fallimento del Comune di Palermo che si occupano della raccolta dei rifiuti, sono ufficialmente in vendita.
Il termine di scadenza per la presentazione delle offerte è fissato per giorno 16 luglio, entro le ore 11.
Il prezzo offerto non dovrà essere inferiore a 7.879.050 euro (6.129.050 euro per Amia e 1.750.000 euro per Amia Essemme). Tutti i 2.390 dipendenti delle due aziende passeranno in carico ai nuovi gestori. Nel prezzo di vendita circa il 40 per cento della somma è dovuto alle mensilità. L'offerta potrà essere ridotta al 75 per cento del costo soltanto in presenza di un unico offerente. Una clausola che favorisce il Comune di Palermo, titolare del contratto di servizio.
"I Complessi Aziendali ed i beni che li compongono sono ceduti "visti e piaciuti" - si legge nel bando – e allo stato di fatto e di diritto in cui si trovano, nonché a corpo e non a misura, con la conseguenza che le Società non concedono alcuna garanzia al riguardo".
L'acquirente si dovrà impegnare a non interrompere i servizi e a mantenere i livelli occupazionali, con i lavoratori che passeranno alle sue dipendenze. Il tutto subordinato al benestare di tribunale (sentiti i creditori) e sindacati. Il 16 alle 11 si apriranno le buste e lì bisognerà far velocemente, prima che si arrivi alla scadenza dell'esercizio provvisorio fissata per il 22 luglio.
"Le curatele – si legge in una nota - stanno profondendo ogni possibile sforzo per assicurare alla cittadinanza, nonostante le criticità connesse ad una limitata disponibilità di mezzi, il servizio di igiene ambientale".
Il bando integrale è sttao pubblicato sul sito dell'Azienda: www.amianet.it