"Seguendo una strategia che appare ispirata da una continuità difficilmente attribuibile a coincidenze, ignoti hanno perpetrato un'altra vile intimidazione ai danni di un magistrato degli uffici giudiziari di Palermo. Dopo i colleghi Di Matteo, Del Bene, Tartaglia, Contraffatto, Camerini, questa volta, e a distanza di pochi giorni dall'ultimo precedente analogo episodio, è toccato al sostituto procuratore della Repubblica, Laura Vaccaro". Lo scrive l'Anm di Palermo, dopo le minacce ricevute dal pm Laura Vaccaro.
Il magistrato ha ricevuto una lettera contenente pesanti minacce di morte. La missiva è giunta fino all'interno dell'aula di Tribunale dove si stava celebrando il processo alla cosca mafiosa di Carini.
"Anche a lei - si legge nella nota dell'Anm - come a tutti gli altri magistrati che hanno subito altrettanto odiose minacce, la Giunta sezionale dell'Associazione Nazionale Magistrati si stringe affettuosamente manifestando così la vicinanza, la solidarietà e l'incoraggiamento dell'intero distretto".
"Registrando positivamente il tempestivo intervento del Comitato di Sicurezza - si legge - nonchè l'impegno del CSM a ricostituire rapidamente la commissione sulla criminalità organizzata e ad istituire una giornata di lavori finalizzata all'approfondimento delle tematiche inerenti il contrasto alle mafie, la Giunta reitera l'invito, rivolto a tutte le forze sane della società civile - ovverosia al Popolo Italiano nel cui nome viene ogni giorno amministrata la Giustizia - a manifestare con fermezza la propria dissociazione da ogni tentativo di condizionamento della magistratura, onde salvaguardarne l'indipendenza che costituisce indefettibile presidio della democrazia".