E' iniziata dalla mezzanotte la protesta degli autotrasportatori, degli agricoltori, dei coltivatori, degli allevatori e dei pescatori siciliani, appoggiati da altre entità locali, dagli studenti e dai semplici cittadini, sotto l'egida del movimento civico "Forza d'Urto" e del "Movimento dei Forconi".
Tutte e nove le province siciliane sono interessate da blocchi e picchetti che, 24 ore su 24, continueranno fino al 20 gennaio. Già stamane, presso il porto di Palermo, una lunga colonna di tir era in attesa davanti ai varchi. " Non ne possiamo più - ha esordito Alessio Abbate, autotrasportatore di 29 anni - ci hanno reso la vita impossibile ed il lavoro impossibile.
La protesta è l'unica via che ci rimane da percorrere. Impediamo l'accesso al porto a tutti i mezzi pesanti e ne impediamo anche l'uscita. E' in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli e non permetteremo a nessuno di togliercelo". Al momento non sembrano esserci grandi disagi per il traffico cittadino, ma gli organizzatori fanno sapere che col passare delle ore la protesta si estenderà. Imponenti le misure di sicurezza e lo spiegamento delle forze dell'ordine. Anche all'ingresso dello snodo autostradale per catania, un altro blocco.
Tutti i mezzi pesanti vengono deviati e costretti a parcheggiare, sia in entrata che in uscita. Se alla protesta, come previsto, si aggiungeranno altre forze, non sono escluse marce di protesta ed ulteriori blocchi. Nelle prossime ore, altri aggiornamenti.