Forconi di nuovo sul piede di guerra. A mandare su tutte le furie il movimento, che nel gennaio del 2012 con il blocco dei tir mise in ginocchio l'economia della Sicilia per diversi giorni, è stato il mancato incontro con il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.
Il governatore, infatti, aveva convocato per oggi alle 15 un incontro con il leader dei Forconi, Mariano Ferro, e una delegazione del movimento. Obiettivo del vertice, come aveva spiegato in una nota lo stesso Crocetta, era ascoltare "le ragioni della protesta e discutere assieme sulle possibili soluzioni".
All'incontro il presidente della Regione non si è presentato.
"Dopo averci fatto aspettare diverse ore - racconta all'Adnkronos Mariano Ferro - ci è stato detto che il governatore non poteva riceverci perchè impegnato all'Ars, dove si attende il voto finale al ddl di abolizione delle province. Ci è stato proposto di incontrare l'assessore Bianchi (con delega al Bilancio, ndr), ma noi eravamo venuti a Palermo per parlare con Crocetta. Così ce ne siamo andati".
"Siamo molto amareggiati - confessa Ferro - e ci sentiamo presi in giro. L'incontro era stato convocato da Crocetta e da lui pubblicizzato sulla stampa, non vorremmo si trattasse di una manovra da campagna elettorale, ma sia chiaro che non si può scherzare con la gente affamata. La rabbia può esplodere da un momento all'altro".
Intanto i Forconi sono tornati a protestare davanti al casello autostradale di San Gregorio a Catania. "La protesta riparte - conclude Ferro - non so ancora in quale forma, ma al casello mi dicono già che ci sono tre chilometri di fila. Vedremo nelle prossime ore cosa fare"
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