L'inchiesta che poco meno di un anno fa aveva travolto il mondo dell'imprenditoria del settore della comunicazione pubblica, con in testa Fausto Giacchetto, torna a far parlare di se. Beni per un valore di 100 milioni di euro sono stati sequestrati a Palermo dalla Guardia di finanza, nell'ambito dell'inchiesta che riguarda l'assegnazione indebita di fondi europei per 15 milioni all'ente di formazione Ciapi. La stessa inchiesta che il giugno scorso aveva fatto arrestare 17 persone. I reati contestati in questo nuovo filone d'indagine sono: la truffa nel conseguimento di erogazioni pubbliche, la turbata d'asta, la frode nelle pubbliche forniture, il falso ideologico, commesso dal pubblico ufficiale, il favoreggiamento e la frode fiscale. In questo momento sono16 le persone indagate, e 5 società sono state segnalate per illecito amministrativo. I provvedimenti di sequestro, emessi in via d'urgenza dalla Procura, riguarda per lo più società e disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili all'entourage di colui che resta il principale indagato, Fausto Giacchetto, accusato di avere illecitamente ottenuto contributi pubblici per 78 milioni.