Le strade e autostrade siciliane sono piene di gimkane tra lavori in corso, tratti in continua manutenzione o, peggio, mai compiuti. A questo lungo elenco rischia di aggiungersi la statale Agrigento-Caltanissetta. A denunciarlo è Michelangelo Geraci, del direttivo regionale di Ance Sicilia, in una lettera-denuncia inviata all'Anas, al ministero delle Infrastrutture e ai prefetti dell'Isola, riguardo quanto sta accadendo all'appalto del raddoppio della 640.
Avrebbero dovuto essere terminati di questi tempi i lavori per i primi trentaquattro chilometri da Agrigento a Canicattì-Grottarossa, a tre anni e mezzo dall'apertura del cantiere avrebbero dovuto essere completati entro la fine di questo mese, ma i lavori sono fermi da luglio. "Si sono spesi finora 400 milioni, ma le imprese che hanno eseguito i lavori per conto del general contractor Empedocle, anticipando le somme e indebitandosi con le banche, avanzano circa 60 milioni di euro malgrado l'Anas pare abbia pagato gli stati d'avanzamento – denuncia Geraci - Queste imprese sono tutte a rischio fallimento con una perdita stimata di 500 posti di lavoro''.
Da qui la richiesta di chiarimenti del'Ance "per chiarire quale strategia, per noi incomprensibile e illogica, si stia attuando in quella che in questo momento è la principale infrastruttura avviata nell'Isola, il cui completamento adesso potrebbe slittare negli anni".