Pier Luigi Bersani vince le primarie del centro sinistra in Sicilia piazzandosi, a scrutinio concluso, al 51,90 per cento. Seguono Matteo Renzi con il 29,99 per cento, Nichi Vendola con 15,57 per cento, Bruno Tabacci con l'1,32 per cento e Laura Puppato con l'1,22 per cento.
Il segretario del Pd ha ottenuto i maggiori consensi nella provincia di Messina con il 64,25 %. Il sindaco di Firenze registra il miglior risultato nel Ragusano con 36,87 per cento. Il presidente della Regione Puglia è stato votato maggiormente nella provincia di Catania dove si attesta al 20,67 %. Puppato ha ottenuto più voti nel ragusano con 2,05 %, Tabacci nell'agrigentino con il 3,36 %.
In totale i votanti nell'Isola sono stati 144.853 (con 144.381 schede valide).
Già ieri grande soddisfazione era stata espressa dal coordinamento provinciale delle Primarie, visto il "coinvolgimento dei palermitani a queste primarie che, ancora una volta, hanno trasformato una giornata di partecipazione politica in una grande festa di democrazia". Antonio Rubino, il presidente del coordinamento, (composto anche da Sergio Lima di Sel e Roberto Sajeva delPsi) ha sottolineato "la modalità civile in cui si sono svolte le operazione di voto, senza problemi ai seggi e con tempi di attesa anche inferiori rispetto alle altre consultazioni, merito degli oltre 250 volontari che hanno lavorato senza sosta. Siamo sicuri che lo stesso spirito accompagnerà il ballottaggio, che ormai si profila, del 2 dicembre".
LE REAZIONI
A urne chiuse e con il pensiero al ballottaggio ecco i primi commenti.
"In Sicilia abbiamo assistito ad una doppia vittoria: la prima è quella della straordinaria partecipazione del popolo del centrosinistra, con circa centocinquanta mila elettori che si sono recati ai gazebo per esercitare un diritto democratico, la seconda è ovviamente quella di Bersani, che è stato il primo degli eletti in tutte le province". E' il commento del segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, sul risultato delle primarie . "E' un risultato che ci inorgoglisce - aggiunge Lupo - e che ripaga il sacrificio e il lavoro dei circa tremila volontari e dei nostri militanti, che voglio ringraziare per il loro impegno profuso. Adesso ci aspetta il rush finale per vincere il ballottaggio di domenica prossima per candidare Bersani alla guida del paese e scrivere insieme un'altra pagina di storia democratica con l'unico vero presidente del consiglio in grado di cambiare l'Italia e che ha veramente a cuore il futuro del Mezzogiorno e della nostra Sicilia".
"In Sicilia, per Matteo Renzi, un risultato straordinario". Ad affermarlo è Davide Faraone, coordinatore regionale dei comitati del sindaco di Firenze in Sicilia. "Avevamo tutto l'apparato contro - dichiara Faraone commentando il risultato ottenuto - tutti i parlamentari, regionali e nazionali, tutti i segretari provinciali, l'esecutivo regionale. Tutti erano schierati con Bersani. In queste condizioni, aver ottenuto il 30% dei voti, è stato un risultato incredibile". Consapevole dell'importanza della settimana appena cominciata, il coordinatore ringrazia e contemporaneamente fa un invito: "Ringrazio i comitati a sostegno di Renzi per il grande lavoro svolto. Ringrazio le tante donne e i tanti uomini liberi che hanno voluto premiare la nostra idea di cambiamento. Ora, però, bisogna rimettersi subito al lavoro per il secondo turno. Non abbiamo accettato la sfida per partecipare, ma per vincere, perchè convinti che sia utile per il paese e per il mezzogiorno".
"Dalla Sicilia arriva un risultato importante per Bersani, accompagnato da una grande prova di esperienza da parte della nostra macchina organizzatrice. E si conferma che la linea riformista sperimentata proprio nell'Isola è stata apprezzata dagli elettori di centrosinistra". Lo dice Antonello Cracolici, parlamentare regionale siciliano del Pd. "La Sicilia - aggiunge - e' una delle regioni nelle quali Bersani ha ottenuto l'affermazione più forte . E' un segnale chiaro, ma siamo ancora a metà dell'opera: il ballottaggio sarà determinante. In questi giorni dovremo lavorare per rafforzare l'indicazione di una guida forte e autorevole, per il centrosinistra e il Paese".