Capita che lo stanziamento per dieci iPhone di ultima generazione da destinare agli assessori della giunta Orlando sia dovuto ad un malinteso. Così dal Comune giustificano la spesa di 9.600 euro che era stata approntata per dotare gli amministratori palermitani degli smartphone della Apple, al posto dei Samsung Galaxy già in dotazione.
"La notizia circa il presunto acquisto da parte dell'Amministrazione comunale di alcuni telefonini per un costo complessivo di quasi 10.000 euro è, anche se tecnicamente corretta, frutto di un malinteso che si chiarito solo in queste ore", recita un comunicato del Comune.
Certo, risponde al vero che i Samsung siano stati rimandati al mittente – in questo caso la Consip, la società che a livello nazionale si occupa degli acquisti per la pubblica amministrazione – in seguito alla segnalazione di "diversi problemi legati a malfunzionamenti", con seguente offerta della Tim ad acquistare dei nuovi cellulari a rate, secondo i prezzi di mercato.
Ma sarebbero stati poi gli uffici comunali a capire male, sempre stando alle informazioni che arrivano dall'amministrazione: "La coincidenza del fatto che la Tim sia la stessa società fornitrice di Consip, ha generato il malinteso che quei telefoni fossero offerti nell'ambito dello stesso contratto, mentre gli Uffici hanno invece interpretato la richiesta della Giunta come una richiesta di acquisto al di fuori del contratto Consip".
Sorto l'equivoco e l'aggravio ulteriore per le casse comunali, gli assessori stessi avrebbero rinunciato agli iPhone e provveduto "acquistando a proprie spese altri telefoni". Siccome però quella burocratica è una macchina difficile da fermare, l'ufficio competente non aveva fatto in tempo a ritirare l'impegno di spesa. A passo indietro comunque fatto, viene pure fuori un "evidente errore di calcolo nella determina degli Uffici, che ha impegnato una somma spropositata, superiore a quanto lo stesso documento riporta nell'allegato".
Al sindaco, di fronte a tale disguido, non resta che rilevare come sia "ovvio che l'amministrazione pur volendo garantire agli amministratori la possibilità di avere gli strumenti necessari a comunicare, non ha alcuna intenzione di sperperare denaro".
Di "uno schiaffo ai siciliani", invece parla il leader all'Ars del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, riguardo al controverso acquisto degli iPhone per Palazzo delle Aquile: "In un momento come questo, in cui la gente ha difficoltà enormi ad arrivare a fine mese e in cui le casse del Comune di Palermo sono pressochè vuote, apprendere una notizia del genere è peggio di un pugno nello stomaco", va giù duro Cancelleri.
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