Nei primi cinque mesi dell'anno in Sicilia sono stati sequestrati a Cosa nostra beni per un valore complessivo di 582 milioni di euro, mentre ne sono stati confiscati per quasi 3 milioni. I dati sono stati resi noti in occasione del 239esimo anniversario della fondazione del Corpo. Alla celebrazione hanno preso parte, tra gli altri, il comandante interregionale dell'Italia Sud-Occidentale, generale di corpo d'armata, Domenico Minervini, e il comandante regionale Sicilia, generale di divisione, Ignazio Gibilaro.
Sul fronte delle indagini antiriciclaggio, invece, le operazioni sospette segnalate sono state 256, 90 le persone indagate, mentre l'importo di denaro e valori illegalmente trasferiti è pari a 18 milioni di euro.
Per reati bancari sono state denunciate 226 persone, 28 per reati di usura, per cui sono state arrestati sei soggetti.
Intensa l'attività anche sul fronte del contrasto ai reati ambientali con 12 interventi e 45.000 metri quadri di aree a cui sono stati posti i sigilli, 15.000 chili di rifiuti industriali e materiali per un valore di 291.000 euro sono stati sequestrati.
I finanziamenti indebitamente percepiti in Sicilia nei primi cinque mesi dell'anno ammontano a 52 milioni e 808 mila euro. Nel corso di 44 interventi le Fiamme gialle hanno accertato danni erariali per 246 milioni 559.293 euro.
I falsi poveri scoperti e denunciati da finanzieri sono stati 141, mentre anche sul fronte del contrasto dei reati fiscali la Guardia di finanza ha denunciato 286 persone, recuperando a tassazione una base imponibile di 438 milioni 488 mila euro e accertando Iva non pagata pari a 54 milioni 440.000 euro.