Che il governo Renzi sia un treno in corsa sul versante delle riforme lo confermano anche le linee guida del piano sulla Giustizia, uno dei settori delicati in cui si sta intervenendo con decisione. Un piano che contiene parecchie novità, attese da tempo. Sappiamo bene che l'Italia più volte è stata duramente bacchettata dall'Unione Europea e dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per la lunghezza e lentezza dei processi, per l'incredibile arretrato, per il sovraffollamento delle carceri. Non solo, nel nostro Paese negli ultimi anni s'è fatto di tutto per denegare giustizia in altro modo, impedendo la celebrazione dei processi, o la loro conclusione, cancellando ex abrupto determinati reati, soprattutto finanziari, e accorciando eccessivamente la prescrizione. Gli intendimenti del governo vanno nella direzione giusta e mirano a correggere in modo risoluto le storture presenti nel nostro sistema, endogene o provocate dall'esterno per ragioni politiche o ad personam. Citiamo alcuni elementi, in sintesi estrema. Si metterà mano ai codici di procedura penale e civile per accelerare i procedimenti, sarà archiviato l'arretrato per i processi di lieve entità, si bloccherà il decorso della prescrizione dopo il primo grado. Stretta sulle intercettazioni, per evitare un loro anticipato e distorto uso che non limiterà comunque le indagini, riduzione delle impugnazioni. Nuovi reati di carattere economico/finanziario e mafioso, quindi reintroduzione del falso in bilancio, l'auto-riciclaggio e maggiori pene per il 416/bis (associazione mafiosa). E' previsto un potenziamento della magistratura ordinaria e onoraria. Ci sono altri capitoli che riguardano il funzionamento del CSM, l'organo di autogoverno della magistratura, le norme disciplinari e la responsabilità civile dei magistrati, escludendo quella di tipo diretta approvata ultimamente dalla Camera su input della Lega. Su tali aspetti delle linee guida c'è una certa preoccupazione da parte dell'Associazione nazionale magistrati, ma credo che si troverà certamente una buona e funzionante mediazione, rispettosa dei principi della nostra Costituzione in materia e delle esigenze della collettività.
Pippo Russo