La questione accoglienza degli immigrati, disperati che scappano da zone in cui vivere è peggio che morire in mare, è un terreno minato. Troppe le opinioni e gli umori sociali, alcuni plausibili, altri indegni o peggio razzisti. Un dato, però, resta sopra tutto. Ogni giorno, nei barconi della disperazione, continuano a morire decine e decine di persone. Donne e bambini, stipati nelle stive senza aria, cibo, acqua. O peggio, chi non rispetta le regole degli scafisti schiavisti, viene direttamente buttato in acqua. Questi sono crimini contro l'umanità. L'operazione Mare Nostrum, che all'Italia costa più di un milione di euro al giorno, sta tamponando la situazione ma è lontana da essere la soluzione giusta. Per quanto ci riguarda non è una questione di costi, perchè ogni vita salvata non ha prezzo. Però, operazione di salvataggio o meno, nel nostro mare mediterraneo si continua a morire ogni santo giorno, e questo resta uno scandalo. Ma il timore, in pieno costume italiano, è che in questa situazione drammatica presto lo scandalo arriverà anche a terra sul business dell'accoglienza.
La riflessione parte da una dichiarazione, che sta facendo il giro del web, di un ministro del governo Renzi: " oggi con 80 euro si può fare la spesa per un mese". A parte che forse il Ministro non ha mai fatto la spesa in vita sua... perchè con 80 euro una famiglia, diciamo con tre- quattro persone, fa la spesa mediamente per una settimana. Ma se quello che dice il Ministro fosse vero sorge spontaneo chiederci allora, come mai per il sostentamento giornaliero di un immigrante viene stanziata una cifra di 45 euro, cioè 1.350 euro al mese?
E perché un minore non accompagnato ricoverato presso uno dei tanti centri (350 solo in Sicilia!) deve costare 74 euro al giorno, cioè 2.220 euro al mese? Quali sono i criteri che determinano queste cifre, quanti "passaggi" devono compiere queste cifre prima di arrivare a comprare un piatto di pasta per ogni profugo che accogliamo? Anche la Sicilia paga, giustamente l'operazione Mare Nostrum, con uno stanziamento di 370 milioni, ma nel proliferare dei centri d'accoglienza siamo sicuri che qualcuno non se ne stia approfittando o peggio speculando? In gioco ci sono vite umane, disperazione, morti, vite distrutte, su questo, come generalmente su tutto ciò che è pubblico ci aspettiamo maggiore chiarezza e trasparenza, perchè lo scandalo è dietro la porta.