Il voto disgiunto, a poche ore dall'inizio del conteggio delle schede, consegna un risultato pesantissimo che apre una profonda riflessione politica. Costa ha la prima coalizione cittadina, ma Orlando ha preso gran parte dei suoi voti da partiti esterni alla sua coalizione.
Ancora più significativo il dato sommato della coalizione che sostiene Orlando e quella che sostiene Ferrandelli. Pur sommandoli, Orlando riesce a convincere parte dello schieramento esterno al centro-sinistra. Di contro Massimo Costa, pur potendo contare sulla prima coalizione cittadina (tra il 25% ed il 28%) precipita nelle preferenze singole.
Insomma l'elettorato di centro destra a Palermo non è stato convinto dalla figura di Massimo Costa, mentre Orlando può contare su una sua base politica trasversale agli schieramenti.
Se Massimo Costa dovesse riuscire ad arrivare al ballottaggio la partita potrebbe essere ancora aperta, viceversa se Orlando dovesse riuscisse a sfondare la quota del 50% o Fabrizio Ferrandelli dovesse riuscire a vincere il testa a testa a primo turno con Massimo Costa, la coalizione di centrodestra non riuscirebbe ad arrivare al ballottaggio pur avendo una forza di coalizione più forte.
Leoluca Orlando incrocia le dita. Se dovesse arrivare al ballottaggio, potrebbe contare su 3/5 del consiglio comunale eletto dalle sue due liste a sostegno, viceversa un Orlando sindaco a primo turno si troverebbe a dover gestire un consiglio comunale con una leggera maggioranza di centrodestra.