E' evidente e lascia perplessi. All'appello tra le istituzioni musicali siciliane coinvolte nella riapertura del Teatro di Verdura, manca la Fondazione Teatro Massimo, che lì era di casa, lo è stata per anni, potremmo definirla la "residenza estiva" del Massimo.
Pare sia stata invitata al "tavolo", ma che abbia rifiutato. Inoltre il Sindaco ha comunicato di aver inviato una nota al Sovrintendente del Teatro Massimo Antonio Cognata, segnalando i gravi disservizi che si stanno verificando nell'ambito della programmazione estiva, ma questa notizia è stata smentita dall'ufficio stampa della Fondazione, che dice "abbiamo appreso di questa nota che sarebbe stata inviata al Sovrintendente, dal comunicato stampa fatto dal Comune, ma a noi non è stato inviato nulla". Non è stato possibile avere altre dichiarazioni in merito al momento, ma la situazione è parecchio più complessa c'è da giurarsi. L'assessore alla Cultura Francesco Giambrone ieri ci è andato giù pesante "E' evidente che la Fondazione Teatro Massimo non è in sintonia con la Città" ha detto .
Altra nota stonata, che sta creando non poche polemiche è l'affidamento della gestione del bar del giardino di Verdura alla NG service di Natale Giunta, tramite trattativa privata o procedura negoziata non è stato possibile saperlo. Certo è che non è stata affidata attraverso bando pubblico, come ci è stato riferito dall'ufficio Contratti del Comune e quindi non era aperto a tutte le società di catering e ristorazione. E' previsto dalla legge? Si. Ma di certo, quest'anno, oltre al bar, sarà aperto anche il teatro e questo porterà ovviamente molta più affluenza e dunque forse una scelta diversa per affidare la gestione, sarebbe stata gradita.