Palermo - Illegittimo il test di ammissione ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria dell'università di Palermo secondo il Tar di Palermo.
La prima sezione presieduta dal giudice Filoreto D'Agostino ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti.
Già qualche settimana fa, il Consiglio di Stato aveva segnalato che anche il concorso nazionale per l'ammissione a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria appena celebrato avrebbe potuto incorrere in una sentenza di annullamento.
Il Tar di Palermo ha ammesso in sovrannumero tutti gli studenti ricorrenti e condannato alle spese processuali l'Ateneo.
Inviati anche gli atti alla Procura della Repubblica evidenziando che la scelta del Miur e dell'ateneo di "far compilare la scheda anagrafica prima dello svolgimento dei test ed esporla sul banco accanto al documento di riconoscimento, ha consentito la conoscenza del codice identificativo abbinato a ciascun candidato prima della compilazione dei questionari, con conseguente rilevante violazione del principio dell'anonimato".
''Procedure e modalità del test per l'ingresso ai corsi di Medicina e di Odontoiatria sono stati stabiliti dal Miur per tutti gli Atenei d'Italia'', commenta il prorettore vicario e delegato alla Didattica dell'Università Vito Ferro.
''Ammetteremo in soprannumero coloro che hanno vinto il ricorso - dice Ferro - così come stabilito dai giudici, nella consapevolezza che abbiamo rispettato le procedure del ministero e non abbiamo avuto alcun margine di discrezionalità''.