Una legge regionale del 2010 stabiliva l'immissione di risorse per garantire un valido sostegno ai bambini diversamente abili e alle loro famiglie, ma c'è voluta una class action per ribadire la validità di un procedimento legislativo mai passato alla fase operativa. La sentenza del TAR, fortunatamanete ha cambiato tutto.
Adesso la Regione Sicilia dovrà garantire la copertura finanziaria degli interventi personalizzati in favore dei minori disabili, individuandola in parte nelle economie operate dai distretti socio-sanitari ed un'altra quota, non inferiore al 50 per cento, dal Fondo della non autosufficienza nella disponibilità dell’Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Proprio la creazione del Fondo è stato al centro della class action portata avanti dall'avvocato Giuseppe Impiduglia, una misura che non è stata ancora attivata a più di un anno di distanza dall'Assessorato Regionale alla Famiglia e che dovrà essere istituito entro un massimo di 60 giorni a partire dal 4 aprile.
Un diritto fondamentale, quello all'infanzia e alla crescita dei più piccoli, che non poteva essere negato in tempi di crisi economica e che riporta alla mente un vecchio slogan che i partiti, in tempi migliori, scrissero all'articolo 3 di un vecchio testo ormai caduto in disuso...