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Il premio Padre Pino Puglisi al coraggio della verità nella comunicazione. Eppure erano assenti i giornalisti

E' giunto alla sua ottava edizione, un premio importante ma purtroppo poco conosciuto, l'unico in Italia per il Sociale. Quest'edizione è stata divisa in due giornate, la prima ieri sera, con la cerimonia ufficiale di premiazione, e l'altra era programmata per stamattina, un forum rivolto agli operatori della comunicazione. Eppure di operatori della comunicazione stamattina, in via Bernini, sede dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, non ce n'erano. Due i presenti in tutto, (lo abbiamo saputo per caso a dire il vero, dando un' occhiata alle agenzie di stampa) oltre al presidente dell'ordine Riccardo Arena che ha moderato l'incontro. Il perchè? Dovremmo chiederlo a loro...

E questa è una verità e che va detta perché ad aver notato quest'assenza sono stati i ragazzi presenti, lo stesso Padre Garau Presidente dell'Associazione Jus Vitae, Alessandro D'Avenia, uno dei vincitori del premio, ma un po' tutti i partecipanti. Che non si aspettavano di certo il pienone ma nemmeno tre giornalisti in tutto.

La mattinata ha comunque avuto un suo peso, in termini di emozione e formazione e soprattutto di crescita personale. I relatori hanno raccontato le loro esperienze, la loro lotta contro l'omertà o per la ricerca della verità, Lucia Lauro assistente sociale ha raccontato della sua denunzia portata avanti in merito al grosso business che girà attorno alle comunità dei minori e della difficoltà dell'esposizione personale, rispetto alla verità, qualunque essa sia, anche piccola. Verità che ha raccontato Carlo Calcagni Colonnello dell'esercito italiano "Nel nostro ambiente non si può e non si può parlare di uranio impoverito – ha detto – tanti giovani si sono ammalati e non denunciano per paura di ritorsioni, di essere mandati a casa e di perdere il lavoro. Io so cosa vuol dire".

Alessandro D'Avenia professore, scrittore e sceneggiatore che mostra ancora meno dei suoi 34 anni, ha puntato sull'affermazione della verità attraverso l'affermazione delle persone nelle relazioni. Attraverso l'ascolto e l'importanza che dai a chi sta parlando con te. E ancora Fides Marzi Hatungimana presidente dell'associazione italo burundese Dukorere Hamwe – Lavoriamo insieme, che tra le lacrime ha raccontato della strage avvenuta tra il 29 aprile e il 2 maggio del 1972 in cui in Burundi furono sterminate 200 mila persone, in solo 4 giorni. Ragazzi innocenti, persone innocenti. Tra loro c'era sua padre. Per qesto Fides arriva in Italia a Sondrio prima, e ad occuparsi di lei fu un insegnante "Io la ringrazierò sempre – ha detto – perché ha avuto il coraggio, che soprattutto in quegli anni, mancava ai più. Mi ha preso in casa, quando tutti cercavano di dissuaderla dal farlo".

Il Maggiore Angelo Di Prata, comandante del reparto della Guardia di Finanza che si occupa delle scorte, ha puntato sull'onesta intellettuale, che chiede ad ognuno dei suoi collaboratori: "Li sprono a dire ciò che pensano, al di là del grado, perché solo così si può lavorare bene. C'è verità e onestà nel tuo lavoro quando lavori per 12 ore consecutive, quando porti avanti operazioni delicate e pericolose e lo fai con coraggio e passione e poi alla fine della giornata, stremati li vedi piangere, e andare a farsi una corsa per scaricare la tensione perché hanno bisogno di farlo ancor prima di andare a riposarsi".

L'ultima parola è spettata a Roberto Faenza, regista del Film Alla luce del Sole, film su Padre Puglisi che ha fatto conoscere la figura del prete in tutta Europa. "E' un peccato che oggi non ci siano i giornalisti presenti – ha detto – forse la loro curiosità si è consumata tutta ieri sera per la premiazione, forse bisognerebbe anche coinvolgere di più i media che non siano più soltanto tradizionali e quindi il web". Poi parlando di verità ha detto "La verità è qualcosa che da sempre dà fastidio al Potere. E magari non è nemmeno la verità, ma se è scomodo per i poteri alti allora capisci che forse lo è".

Una mattinata intensa, piena di stimoli e di grosse riflessioni. Forse l'anno prossimo, in fatto di "presenzei" andrà meglio...

 

Tutti i premiati: Agostina Aiello, suora Assistente Sociale Missionaria del Cardinale Ruffini che ha vissuto con Padre Puglisi a Brancaccio, che conosce il suo messaggio e che ha raccolto tutto il materiale su Padre Puglisi; i Baschi Verdi della Guardia di Finanza; Carlo Calcagni, Colonnello dell'Esercito Italiano, che ha contratto un tumore a causa dell'uranio impoverito presente nei proiettile utilizzati nelle missioni in Albania; Alessandro D'Avenia, scrittore, insegnante e sceneggiatore; Fides Marzi Hatungimana, Presidente dell'Associazione Italo Burundese Dukorere Hamwe-Lavoriamo Insieme; Roberto Faenza, regista del film "Alla luce del sole" sulla vita di Padre Puglisi; Lucia Lauro, Assistente Sociale, Vice Presidente dell'Associazione Apriti Cuore; Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica di Roma; il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.