Il ministro dello Giustizia Paola Severino ha visitato stamani alcune sezioni del carcere Pagliarelli di Palermo. Si tratta della prima tappa di una visita più ampia. Il ministro visiterà infatti anche l'Ucciardone di Palermo, la casa circondariale di Trapani e quelle di Mistretta e di Messina.
"Ci sono sempre luci e ombre - ha commentato il ministro - e il sovraffollamento è la grande ombra che grava su tutte le carceri italiane, non solo in Sicilia". "Se in un carcere - ha proseguito - c'è anche il 10-20% in più di detenuti, diventa una realtà intollerabile dal punto di vista sociale. L'obiettivo giusto non è la direzione del carcere o la polizia penitenziaria che fanno i salti mortali. L'obiettivo è la deflazione carceraria. Bisogna portare avanti il piano di ampliamento del sistema carcerario".
"Bisogna comprendere - ha sottolineato il ministro - che il carcere è l'estrema ratio. Tutte le altre strade devono essere percorse. Il nuovo Parlamento dovrà farsi carico di completare il progetto delle misure alternative alla detenzione. Noi non abbiamo avuto il tempo e la possibilità di farlo".
Il Pagliarelli, ha spiegato, accoglierà da 1200 a 2000 detenuti, diventando una cittadella della espiazione della pena.
"Ho appena sentito al telefono il sindaco di Palermo – ha poi annunciato il guardasigilli - abbiamo concordato di incrementare i lavori socialmente utili". "È un esperimento fatto in molti comuni – ha spiegato - vorrei che a Palermo questo progetto decollasse. Ho detto a Orlando: 'Lei che è il sindaco della Primavera di Palermo, sia anche il sindaco della Primaversa dei detenuti'. E mi detto che è d'accordo".
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