Mancano i fondi e il Museo di Storia Patria, nel cuore di Palermo, chiude i battenti. Licenziati i dipendenti, a casa anche il custode, i cancelli sono chiusi e il tesoro ospitato dal museo resta nascosto agli occhi dei visitatori.
Una scelta che non piace - stando alle dichiarazioni fatte finora – all'amministrazione comunale che ha garantito un intervento. Ma che piace ancora meno ai palermitani, ai semplici cittadini che si vedono negato l'accesso a un pezzo di cultura, di passato comune, di radici.
Così la Palermo che crede nel cambiamento, nell'iniziativa personale si muove. Subito.
E per farlo sceglie, come accade sempre più spesso, i social network. Il gruppo "Palermo Nascosta Facebook" ha organizzato per domenica prossima alle 10.30 una manifestazione pubblica proprio in piazza San Domenico, a pochi metri dall'ingresso del Museo.
"Non è una visita al museo o uno dei nostri soliti percorsi – si legge in bacheca - . Sarà una semplice riunione di palermitani davanti al museo, da poco chiuso, per provare a dare un segnale di tanti cittadini che chiedono la sua riapertura".
"Ci riuniremo – spiega Fabio Ceraulo, organizzatore dell'evento - lì davanti, come se fossimo in attesa che il Museo apra per poterlo visitare. Possono partecipare tutti, perchè tutti siamo danneggiati dalla chiusura di un pezzo così importante della città. Speriamo che sia un segnale per le istituzioni, da palermitani diciamo 'Sì alla cultura, no alla chiusura' ".
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