Secondo un primo calcolo la rinuncia doveva essere pari a 1 milione e 426 mila euro, ma una volta rifatti i conti la cifra che il Movimento 5 Stelle Sicilia non vuole incassare per i rimborsi elettorali sarebbe di circa 800 mila euro. Il tempo per correggere l'importo del mega assegno, che simbolicamente i grillini avrebbero dovuto consegnare stamattina davanti all'Ars, non c'è stato. Quindi niente fotografie ufficiali da consegnare ai media, rimane la rinuncia formale (depositata all'ufficio di presidenza dell'Ars e alla Camera dei Deputati) da parte dei deputati a cinque stelle del parlamento siciliano a ciò che per legge dovrebbero incassare a titolo di rimborso delle spese affrontate nel corso della campagna elettorale per regionali, quando "per i 36 comizi di Grillo nei 17 giorni trascorsi in Sicilia - dicono dal Movimeto - abbiamo speso 13.500 euro".
"Non conosciamo esattamente la cifra - dice Giancarlo Cancelleri, portavoce siciliano M5S - ma non intendiamo incassare la somma per poi restituirla: i soldi rimarranno nelle casse del Tesoro. Rispettiamo così la volontà dei cittadini che nel '93 abrogarono, con un referendum, il finanziamento pubblico ai partiti, poi tornato sotto forma di rimborso per le spese elettorali".