Il bando 500 giovani per la cultura , scade il 21 gennaio e rientra in un progetto più ampio legato alla digitalizzazione del patrimonio culturale attraverso un lavoro di catalogazione e inventariazione.
Una bando rivolto a tutti i giovani d'Italia e in Sicilia a 12ragazzi n ambito umanistico e 4 in abito formativo e 2 in ambito gestionale e altri 2 in abito tecnico.
I giovani selezionati verranno formati per un anno presso musei ed istituti specifici, Il programma formativo avrà una durata di 600 ore e si articolerà in 3 fasi divise tra teorie e pratica riceveranno un'indennità annua di 5.000 euro. Poi saranno impiegati nel programma di digitalizzazione.
I requisiti per candidarsi.
- NON aver compiuto 35 anni di età alla data del 9 agosto 2013
- laurea (triennale o quadriennale) negli ambiti umanistico, tecnico e gestionale con una votazione di 110/110 o diploma rilasciato dalle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica con votazione di 15'/150
- conoscenza della lingua inglese (certificazione di livello B2)
cittadinanza italiana o europea
- godimento dei diritti civili e politici e assenza di condanne penali.
La candidatura và inoltrata per via telematica entro le ore 14 di martedì 21 gennaio.
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Inoltre per qualsiasi informazione è possibile inviare un'email all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Ma sono tante le polemiche su questo bando i cui criteri di selezioni sono considerati troppo rigidi, oltre a non garantire alcun posto di lavoro.
Ecco cosa scrivono gli studenti:
"Io, rientro nel limite d'età richiesto dal bando - dice Teresa - sono laureata in beni archivistici e librari con 108/110, sto per conseguire la laurea di secondo livello in scienze documentarie, archivistiche e biblioteconomiche (sicuramente con una votazione simile o uguale alla soprascritta), posseggo la certificazione linguistica richiesta, ho seguito svariati corsi di formazione AIB e ho studiato alla specialistica gli elementi basilari per la realizzazione di un piccolo progetto di digitalizzazione. Perchè devo essere esclusa così?".
Le fa eco Valeria che dice "Può il Ministero dei Beni Culturali escludere dalla selezione chi ha superato i 35 anni di età e/o non abbia conseguito la laurea con la votazione massima? Perché una simile scelta ingiusta e, forse, incostituzionale?"
"Ormai siamo all'umiliazione della cultura – dice Salvo – che questi lavori se li facciano i superpagati e preparati dipendenti". E ancora Angelo che avrebbe una qualifica ma che decidamente non basta: "Io che mi sono diplomata al liceo in rilievo e catalogazione dei beni culturali e ambientali, che faccio mi butto a mare?"
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