Quando il meteo è metafora dell'attualità. Il maltempo imperversa, in tutti i sensi. Da ieri siamo vittime di una perturbazione che era prevista, comunque non in questi termini. Il grande freddo ci è piovuto addosso all'improvviso nonostante fossimo preparati alle tempeste annunciate. Così il primo weekend di clima natalizio sta finendo come è iniziato, in modo burrascoso.
Da ieri piove e tira vento sul bagnato di un Paese intirizzito dal gelo di una crisi in più, quella di governo. E le previsioni fanno intravedere una settimana ancora votata all'incertezza tra schiarite e annuvolamenti, spread al ribasso e borse in fibrillazione. Non che all'interno dei Palazzi si starà meglio.
In Sicilia poi, domani i venti tireranno forte facendo volare più di una carta sui tavoli delle trattative al'Ars, per mettere a punto entro martedì le grigliegià volatili di nomi da incasellare nell'ufficio di presidenza e nele commissioni legislative. Le temperature massime e minime si alzeranno, su quello c'è da scommetterci.
"Un vortice di origine artica, in avvicinamento all'Italia, nella giornata di domani determinerà un sensibile rinforzo della ventilazione specie sulle regioni meridionali peninsulari e sulle isole maggiori". L'avvertimento della Protezione civile questa volta vale per tutti. Soprattutto da metà giornata in Siclia nuova nuvolosità è in arrivo, con piogge dapprima isolate e poi via via più diffuse. Questa volta fuor di metafora.