Palermo. Salta il tavolo convocato per oggi a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, su Fincantieri. Si tratta del terzo rinvio in poco più di un mese. Lo denuncia a Fiom Cgil di Palermo.
Lo stop al vertice, secondo il sindacato, sarebbe stato determinato dall'impossibità della Regione siciliana di parteciparvi.
"Il primo incontro doveva tenersi il 21 settembre ed è slittato al 21 ottobre, poi dal 21 ottobre siamo passati al 7 novembre e adesso il tavolo stato rimandato ancora una volta, a data da destinarsi - dichiara Francesco Piastra, della Fiom Cgil di Palermo - E' grave".
"Tutte le parti avevano assicurato il loro impegno per una soluzione per le infrastrutture del Cantiere navale, con la costruzione in tempi rapidi di un nuovo bacino da 100 mila tonnellate per l'offshore - aggiunge il leader sindacale -. La Regione, immotivatamente, prende tempo''.
A chiedere il rinvio, dice la Fiom, è stato l'assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri. ''Evidentemente la Regione è impreparata, non è pronta a presentare una proposta sulla modalità di compartecipazione finanziaria con Fincantieri per la costruzione del nuovo bacino che risolleverebbe le sorti del cantiere" aggiunge Piastra. La Fiom nei prossimi giorni organizzerà, e lo proporrà alle altre sigle sindacali, un'assemblea per decidere "le opportune iniziative di lotta".
Ma per il sindacato l'assessorato regionale alle Attività produttive è sotto accusa anche per la vertenza Ansaldo Breda.
''Abbiamo svolto un incontro la settimana scorsa - spiega Piastra -. E l'assessore Vancheri si era impegnata a prendere una posizione ufficiale su Ansaldo Breda, sia nei confronti dell'azienda che del governo nazionale. Noi avevamo anche proposto la condivisione di un documento. E' passata una settimana e sul piano di dismissione dello stabilimento di Carini non c'è ancora una posizione ufficiale né della Vancheri né di Crocetta. E' un segnale negativo".