Giuseppe Salvatore Riina, terzogenito del Boss di Corleone, andrà a vivere a Padova e lavorerà in una Onlus. La notizia ha innescato subito forti polemiche. O meglio, la sua conferma. Già nell'ottobre scorso infatti questa possibilità era stata paventata da Riina Jr che ha deciso di presentare istanza al tribunale Misure di prevenzione di Palermo per poter trasferire la sorveglianza speciale a Padova e la sua domanda è stata accolta. Riina, ha finito di scontare la sua pena a 10 anni di carcere dopo che nel 2000, la squadra mobile e la Procura lo avevano sorpreso, a riorganizzare una cosca, con l'obiettivo di gestire gli appalti del porto di Palermo. La Lega annuncia barricate in piazza contro il suo arrivo e le dichiarazioni di Bossi, sono pesanti "E' un attentato contro il nord – ha detto – che il nord dovrebbe punire con la pena di morte per le conseguenze che avrà nella nostra società: rapine, violenze e mafia. Non accetteremo - ha avvertito - di essere invasi ancora una volta dai mafiosi». E a rincarare la dose ci pensa il vicesindaco di Terviso Giancarlo Gentilini "Riina Jr - è un prodotto della mafia, è spazzatura del sud, un loro pessimo prodotto che è giusto che resti al suo posto, al sud".
Il sindaco di Padova Flavio Zaia, usa la diplomazia invece "Non commento le decisioni della magistratura – ha dichiarato – faremo in modo che le cose siano gestite nella maniera giusta, senza creare alcun problema».
Ad accogliere Riina jr, sarà la Onlus "Famiglie contro l'emarginazione e la droga". "Ho invitato il giovane Riina a giocarsi bene questa opportunità – ha detto Tina Cicarello una delle lavoratrici della Onlus – non credo che ci saranno tante altre associazioni disposte a correre questo rischio".